Futsal, il tecnico Vanni Pedrini è senza squadra: «Sacrifici sì, rimpianti no»
Un signore. Non c’è altro aggettivo per spiegare chi è Vanni Pedrini, l’ex allenatore dell’Ic Futsal dei miracoli (e prima ancora della Ma Group), anche alla luce di quello che è successo nelle ultime settimane. Per qualcun altro forse sarebbe stato semplice sparare a zero sulla sua vecchia società dopo l’anno estremamente difficile o, ancora più naturale, su chi l’aveva convinto a sposare il progetto Kaos come il patron Marco Calzolari, salvo poi far saltare improvvisamente il banco. «Non ce l’ho assolutamente con lui – precisa il tecnico di Dozza -, anzi lo stimo molto e condivido la sua decisione di mollare tutto, viste le difficoltà che si erano create».
Erano mesi, però, che lavoravi già per il Kaos a 360 gradi.
«Ho ricevuto offerte da squadre di serie A, A2 e B come il Faventia, ma avevo accettato il progetto reggiano per il prestigio e la vicinanza da casa. Alla Young Line, infatti, avevo già chiesto il part-time e, in queste ultime settimane, mi ero mosso sul mercato per loro, parlando con giocatori e procuratori e inviando programmi di preparazione».
Ancora prima di questa offerta avevi annunciato all’Ic Futsal che non saresti rimasto.
«Il 25 aprile è finito il campionato (scherzo del destino proprio contro il Kaos, nda) e lì è terminata la mia avventura a Imola. Ho informato la dirigenza che non sarei rimasto e non ho seguito le questioni societarie perché sapevo già che sarei andato via, anche in caso di permanenza in serie A. E’ sicuramente un dispiacere vedere la città perdere una categoria che abbiamo conquistato e difeso con sudore e fatica. Alla Cavina poi non vedremo più i più grandi top-player del campionato italiano».
E’ stato un anno difficile, senza dubbio, dov’eri un uomo tuttofare e sederti in panchina era l’ultimo dei problemi.
«E’ vero. La nostra era una realtà differente rispetto alle altre. Tutti abbiamo fatto dei sacrifici, non solo il sottoscritto, ma esclusivamente per il bene dei miei giocatori e non ho rimpianti».
In attesa di una panchina, cosa farai in questi mesi?
«Continuerò il mio percorso di studio e formazione, cercando di farmi trovare pronto in caso di una chiamata. Intanto ho tenuto una lezione a Coverciano insieme al c.t. della Nazionale italiana di futsal Roberto Menichelli per il corso di allenatore di calcio a 5 di Primo livello. Parteciperò anche a diversi Master in giro per l’Europa per aggiornarmi come tecnico e preparatore atletico e, a novembre, dovrei coronare il sogno di prendere un diploma da mental coach».
d.b.
L”articolo completo su «sabato sera» del 26 luglio.
Nella foto (Isolapress): Vanni Pedrini