Stasera l”eclissi lunare da record, 103 minuti con lo sguardo rivolto al cielo
Stanotte la Luna si colorerà di rosso. Non si tratta di una profezia di sangue versato o da versare, come nell’antichità è stato per molti popoli a partire dai cristiani, per i quali una Luna rossa come il sangue sarebbe apparsa in cielo dopo la crocifissione di Gesù. Si tratta invece dell’eclissi totale di Luna che si verificherà, nel suo clou, fra le ore 21.30 e le 23.13. Un fenomeno astronomico dovuto al passaggio del satellite nel cono d’ombra della Terra. Per oltre cento minuti la Luna in cielo sarà completamente rossa.
La Luna non splende di luce propria ma di quella riflessa dal sole. «Quando il nostro satellite, nel percorrere la sua orbita attorno alla Terra, finisce nel cono d’ombra da essa proiettato nello spazio, avviene un’eclissi di Luna – spiega Simona Righini, astronoma presso il radiotelescopio di Medicina e presidente dell’Associazione astrofili imolesi -. Se il buio fosse totale vedremmo la luna sparire completamente alla nostra vista (come accade con l’eclissi di sole, quando è la Luna a coprire l’astro, Ndr). Invece, poiché un po’ di luce solare filtra attraverso l’atmosfera terrestre e viene deviata, per rifrazione, dentro il cono d’ombra, la superficie lunare resta visibile anche se perde moltissima luminosità. Inoltre assume un colore rossastro poiché la luce solare la raggiunge attraversando l’atmosfera terrestre in modo radente e si perdono le lunghezze d’onda del blu, come avviene al tramonto del sole».
In dettaglio, la Luna sorgerà nel cielo italiano alle ore 20.40 già in parziale eclissi. «Questo permetterà di fare delle bellissime foto», continua Righini, che con l’associazione si occuperà dell’apertura, per l’occasione, dell’osservatorio astronomico «Alfio Betti» di via Comezzano 21. Purtroppo i posti disponibili per il pubblico sono già esauriti, ma per vedere più da vicino la Luna si può approfittare delle altre serate di apertura, il cui calendario è consultabile sul sito web astrofiliimolesi.it. «La Luna è un astro spettacolare, di una bellezza che emoziona – commenta la presidente -. L’osservazione al telescopio è ottimale nel primo e nell’ultimo quarto, quando cioè è mezza piuttosto che piena, perché – spiega – senza troppa luce si vedono meglio le sue valli e i suoi crateri». In pratica, due occasioni ogni 29 giorni circa.
Tornando a oggi, per godere meglio della più lunga eclissi del secolo (per un’eclissi simile bisognerà aspettare 82 anni) a occhio nudo o con un binocolo sarebbe bene allontanarsi dalla città, preferendo il buio della collina o della campagna. Consiglio utile anche per meglio godere di un altro fenomeno astronomico alquanto raro, l’opposizione di Marte. Mentre la Luna si trova al suo apogeo, ovvero il punto della sua orbita più distante rispetto alla Terra (per questo lo spettacolo dell’eclissi dura di più, perché necessita di più tempo per attraversare il cono d’ombra), Marte si troverà esattamente sulla retta che congiunge il Sole e la Terra, ovvero quasi alla sua massima vicinanza, apparendo dunque ben visibile ad occhio nudo come un astro notevolmente luminoso e tendente all’arancio.
Marte è facilmente individuabile nel cielo già da qualche sera e il momento preciso della minima distanza sarà il 31 luglio, quando il pianeta sarà a «soli» 57.6 milioni di chilometri da noi. «Ad occhio nudo avrà comunque l’aspetto di una luce puntiforme simile alle stelle – precisa la Righini -. Significa che la notizia che circola nel web della sua grandezza apparente paragonabile a quella della luna è una bufala».
Oltre a Marte, stanotte e per tutto il mese saranno visibili in cielo anche Venere (ad ovest subito dopo il tramonto), Giove (più a sud) e Saturno (verso est). Poi ad agosto sarà la volta dello sciame meteorico delle Perseidi, le cosiddette stelle cadenti di San Lorenzo. Ma Righini precisa: «Il picco delle Perseidi non cade la notte di San Lorenzo ma nella notte fra l’11 e il 12 agosto. Ancora più belle delle Perseidi sono poi le Leonidi e le Geminidi, sciami meteorici che attraversano il cielo con maggiore intensità fra novembre e dicembre». (mi.mo.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 26 luglio