Il Comune di Imola aumenta la sua quota in Area Blu e impedisce a Mordano di entrare in società
Come anticipato da sabato sera ad inizio giugno, il Comune di Mordano era interessato a rilevare un pacchetto di 2.895 azioni di Area Blu messe in vendita dalla Provincia di Forlì-Cesena, pari allo 0,2105% del capitale sociale, allo scopo di affidare alla società di via Mentana la gestione dei semafori e degli autovelox posti sul proprio territorio. E invece il Comune di Imola, già socio di maggioranza, ha deciso di esercitare il diritto di prelazione previsto dallo statuto. Ogni azione verrà pagata 5,18 euro, per un totale di 14.996,10 euro che usciranno dalle casse del Comune di Imola.
«Come promesso in campagna elettorale – ha commentato Patrik Cavina, vicesindaco con delega ai Rapporti con le società partecipate – l’attuale amministrazione comunale sta intervenendo concretamente nella riorganizzazione di Area Blu. Il primo punto messo nero su bianco è la scelta di far valere il diritto di prelazione a favore delle azioni di Area Blu in capo alla Provincia di Forlì-Cesena. Tali azioni, pari allo 0,21 per cento dell’intero capitale sociale, erano richieste dal Comune di Mordano per poter entrare come socio di Area Blu. Ebbene, come amministrazione comunale riteniamo fondamentale riorganizzare la più grande società partecipata del Comune di Imola al fine di garantire e tutelare l’interesse degli attuali soci».
Diametralmente opposta la reazione del Comune di Mordano, che da tempo aspettava di poter entrare a fare parte degli enti soci di Area Blu e aveva colto al balzo l’occasione offertagli dalla Provincia di Forlì-Cesena. «Prendo atto, con rammarico e disappunto – ha commentato il sindaco Stefano Golini -, che viene interrotto, spero solo temporaneamente, il percorso di dimensione sovracomunale portato avanti tramite la società Area Blu, basato su una visione ampia e strategica, ove Imola dovrebbe svolgere un ruolo promotore e non di freno».
Concetti ripresi e enfatizzati dal Partito democratico. «Non ci sono motivazioni plausibili – stigmatizza il gruppo consigliare Pd – per spiegare il diritto di prelazione sulle azioni Area Blu esercitato dal Comune di imola a scapito del Comune di Mordano. Nel vuoto di motivazioni plausibili prevale una sorta di “dispetto” verso un Comune con il quale Imola ha sempre mantenuto rapporti di positiva collaborazione istituzionale. Non c’è una visione di circondario, prevale invece un isolamento di cortissimo respiro. La scelta della Giunta dimostra che l’intento dei 5Stelle è quello di isolare Imola, facendola contare sempre meno, e così forse si spiega anche l’astensione di qualche giorno fa della sindaca Sangiorgi sul Piano strategico metropolitano».
La società Area Blu gestisce servizi per conto degli enti pubblici azionisti e il capitale (circa 7,1 milioni di euro) è interamente in mani pubbliche. Nell’aprile del 2017 ha incorporato Benicomuni Srl, società in house interamente detenuta dal Comune di Imola che si occupa della progettazione di opere pubbliche, di interventi sulle strade e del mantenimento del patrimonio immobiliare, della gestione del verde comunale e dei servizi cimiteriali.
La compagine sociale di Area Blu comprende oggi il Comune di Imola (detentore di 1.221.550 azioni, pari all’88,8090%), il Consorzio Ami (37.429 azioni, 2,7212%), la Città metropolitana di Bologna (33.418 azioni, 2,4296%), la Provincia di Forlì – Cesena (33.418 azioni, 2,4296%), il Comune di Castel San Pietro Terme (20.051 azioni, 1,4578%), il Comune di Medicina (13.565 azioni, 0,9860%), il Circondario imolese (9.358 azioni, 0,6803%) e il Comune di Dozza (6.684 azioni, 0,4859%). Ed ora, con l’acquisizione del pacchetto di azioni reso disponibile da Forlì-Cesena, la quota detenuta da Imola salirà dall’88,8090 all’89,0195%.
L”articolo completo si trova su «sabato sera» del 26 luglio
Nella foto il vicesindaco di Imola Patrik Cavina (Isolapress)