Telefonia: entro dicembre gli operatori dovranno rimborsare gli utenti, ma per il reclamo cӏ la piattaforma web
Una buona e una cattiva notizia per i consumatori in tema di telefonia. La prima riguarda la fatturazione a 28 giorni applicata alla telefonia fissa. Nei giorni scorsi l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha stabilito che entro il 31 dicembre di quest’anno gli operatori telefonici Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb dovranno restituire in bolletta i giorni illegittimamente «erosi» agli utenti, a seguito del passaggio della fatturazione da mensile a 28 giorni.
Dell’argomento ci eravamo occupati anche sul sabato sera del 15 febbraio scorso. La decisione unilaterale degli operatori telefonici era stata riconosciuta illegittima dall’Agcom, che per questo motivo ha più volte diffidato e sanzionato gli stessi.
Dopo aver ascoltato gli operatori e le associazioni dei consumatori, l’Autorità ha dunque disposto la restituzione del maltolto. «Il calcolo dei giorni di servizio che ciascun operatore dovrà riconoscere in fattura ai propri utenti – scrive l’Agcom – dovrà riguardare il periodo compreso tra il 23 giugno 2017 e la data in cui è stata ripristinata la fatturazione su base mensile. Entro il 31 dicembre 2018, quindi, gli operatori dovranno adempiere alle diffide dell’Autorità attraverso la posticipazione della data di decorrenza della fattura per un numero di giorni pari a quelli illegittimamente erosi, eventualmente spalmati su più fatture».
E ora la cattiva notizia. Dal 23 luglio tutte le contestazioni in materia di telefonia (ma anche internet e pay tv) dovranno avvenire attraverso la piattaforma online ConciliaWeb. La riforma, voluta dall’Agcom con l’intento di semplificare e rendere più efficienti le procedure, esclude però d’ora in poi la possibilità per gli utenti di rivolgersi alle associazioni dei consumatori, come avveniva oggi nella maggior parte dei casi. La replica delle dirette interessate non si è fatta attendere. «Dall’illustrazione delle funzionalità del nuovo portale – scrivono in un comunicato congiunto Federconsumatori, Confconsumatori, Adiconsum, Adoc, Lega Consumatori, Udicon e Unione Nazionale Consumatori – appare chiaro e inequivocabile che, a partire dal 23 luglio, i cittadini non potranno più farsi assistere dalle associazioni dei consumatori, in quanto ConciliaWeb non ne prevede la possibilità. Di fatto Agcom in questo modo vieta al cittadino di farsi assistere nella propria vertenza da parte di chi ha le competenze per affrontare al meglio la conciliazione con una controparte che è infinitamente più forte e si avvale di legali per difendersi». (lo.mi.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 19 luglio
La foto è tratta dal sito «Federconsumatori Bologna»