Solaris Srl passa a quattro soci, Dozza e Monterenzio si uniscono a Castel San Pietro e Ozzano
Come annunciato da tempo, Solaris Srl passa da due a quattro soci. Dozza e Monterenzio sono entrati ufficialmente nella compagine della società fino a ieri di proprietà solo dei Comuni di Castel San Pietro e Ozzano Emilia. Entrambi i nuovi soci entrano con quote del 4% e passano alla gestione di Solaris la refezione scolastica e gli alloggi Erp, due servizi che sono il core business di Solaris, che per Castello e Ozzano gestisce anche cimiteri e illuminazione pubblica.
Per quanto riguarda le altre quote, ora Ozzano è al 27,60% (prima era al 30%) mentre Castel San Pietro è passato al 64,40% (prima era al 70%), mantenendo comunque saldamente la maggioranza della società nata proprio sul Sillaro come eredità della vecchia Istituzione.
L’operazione di ampliamento della società si è conclusa con l’assemblea straordinaria dei soci tenuta giovedì, in cui è stato modificato lo statuto inserendo l’aumento del capitale sociale e l’ingresso dei due nuovi soci. Gli altri due Comuni avevano già deliberato l’ampliamento nei rispettivi Consigli Comunali. Attualmente il presidente è Giacomo Fantazzini e la direttrice Elisabetta Manca.
Soddisfatti tutti e quattro i sindaci. Castello e Ozzano che miravano ad un’espansione in grado di portare economie di scala e sviluppo «E’ un irrobustimento della società Solaris, una crescita apprezzata da tutti e non eccessiva, dimensionata alle nostre necessità – ha detto dichiara il sindaco di Castello, Fausto Tinti -. In un’ottica metropolitana, questa operazione lega quattro comuni distribuiti su due unioni diverse, Circondario e Savena-Idice, a dimostrazione della capacità che hanno le amministrazioni intelligenti di fare percorsi virtuosi per dare risposte ai cittadini, al di là di confini amministrativi che potrebbero rappresentare limitazioni».«Dimostra la solidità della nostra società, sono convinto che la sinergia darà risultati a tutti» ha aggiunto il sindaco di Ozzano, Luca Lelli.
Per i due nuovi soci, il sindaco di Monterenzio Pier Dante Spadoni ha sottolineato «L’auspicio che l’esperienza messa in campo dalla società su refezione scolastica e alloggi Erp vada nella direzione di rendere migliori i servizi per i cittadini». Mentre il sindaco di Dozza, Luca Albertazzi, che ha rivisto ha aggiunto deciso «Crediamo in una società che ha condizioni e dimensioni giuste per operare al meglio, erogando servizi essenziali per la cittadinanza e creando un rapporto positivo e prolifico con gli utenti e il Comune. Veniamo dall’esperienza negativa della convenzione con Acer, che ha condizioni opposte sia per dimensioni che per modalità gestionali, e questo fa sì che anche politicamente siamo soddisfatti di questa scelta strategica per il nostro territorio». I due Comuni vengono da esperienze diverse sul fronte case popolari, Monterenzio cercava una soluzione più grande dopo quella non soddisfacente di una propria in house, al contrario Dozza non si è trovata bene con la gestione della ben più grande Acer e in primavera ha dato disdetta, effettiva dal prossimo 1 agosto. (l.a.)
Nella foto Luca Lelli, Luca Albertazzi, Piar Dante Spadoni e Fausto Tinti