Mountain Bike, i campioni Under 21 Mirco Vendemmia e Matteo Saccon nella top-ten mondiale
Abbiamo dei giovani campioni in casa e a volte non ce ne accorgiamo. Mirco Vendemmia e Matteo Saccon sono due Under 21 che si stanno ben comportando in una disciplina nuova del ciclismo a «ruote grasse», nella specialità Enduro. Come ci spiegano i ragazzi, è un misto tra il down-hill e il cross country; nelle gare più importanti si effettuano più prove con percorsi di alcuni chilometri, discese ma anche strappi, salite e single track, cronometrati. Occorre anche tornare al punto di partenza entro un tempo limite di cui non si tiene conto, ma la risalita comporta uno sforzo fisico che incide nella successiva prova.
Matteo, nato nel 2000, ha già vinto due titoli italiani nel 2016 e 2017 nelle categorie giovanili e frequenta il Liceo Scientifico delle Scienze Applicate. «Ho cominciato a 10 anni – ha spiegato Saccon -, quasi con l’avvio della specialità alla quale partecipo. Ho avuto buoni risultati ed ho continuato».
Come mai non sei riuscito a riconfermarti campione italiano?
«Ho fatto una sciocchezza: essendo scivolato, ero un po’ deconcentrato e non sono passato al controllo di fine gara dove si deve consegnare il trasponder e verificare la punzonatura. Non sapevo di aver fatto comunque il tempo migliore e sono stato penalizzato di due minuti».
Ora sei in partenza per altre gare.
«Sì, in Val d’Aosta per il Mondiale Under 21 e per la prova di La Thuile in Francia il 21 e 22 luglio».
Oltre all’imolese Matteo Saccon, nella squadra Cmc di Valdobbiadene, c’è il borghigiano Mirco Vendemmia (nato nel 1998), che incontriamo dopo il turno di lavoro alla Sacmi. «Ho frequentato l’Itis, specializzazione in Meccanica, di solito mi alleno dopo il turno – ci racconta – ed anche dopo il podio mondiale sono dovuto rientrare per essere in fabbrica la mattina dopo». Già, perché Mirco è il primo italiano in assoluto, tra Under ed Elite, ad essere salito su un gradino, il terzo, del podio di una prova mondiale. E’ accaduto nel primo week-end di luglio a Petzen e Jamnica tra l’Austria e la Slovenia.
Come hai cominciato?
«Giravo in moto da cross ma i miei non potevano portarmi alle gare. Così con altri amici ho inforcato la bici nella società Appennino Bike con Fabio Gioiellieri e mi ha notato Simone Zaniboni della Simon Bike che mi ha fornito il mezzo migliore».
Adesso tu e Matteo siete nono e decimo nel ranking del Mondiale. Andate d’accordo?
«Certamente, ci scambiamo consigli e informazioni. Lui in Austria è arrivato 9°. E’ bello essere nello stesso team, anche se c’è sempre un po’ di rivalità agonistica che stimola entrambi».
Obiettivi?
«Non mi dispiacerebbe diventare professionista della disciplina, anche perché sta per entrare nell’Uci e potrebbe essere portata alle Olimpiadi. Per ora mi accontento di essere ai vertici in Italia e spero di confermare i risultati mondiali».
n.v.
L”articolo completo su «sabato sera» del 19 luglio.
Nella foto: da sinistra Mirco Vendemmia e Matteo Saccon in azione