Calcio, il d.g. dell”Imolese Fiorella Poggi sul ripescaggio: «Impegno scritto del Comune sui lavori al Galli. Fidejussioni e stadio di Forlì a posto»
Lunedì 16 luglio non è stata solo una giornata di scatti per i giocatori dell’Imolese che hanno cominciato a sudare agli ordini di Dionisi, ma anche per tante squadre lungo lo Stivale che hanno corso per depositare in Figc il ricorso sull’esclusione arrivata la settimana precedente da parte della Covisoc. Una corsa che ha visto arrivare al traguardo tante società ma non tutte, con le «rotture» (saluto ai professionisti) di Cesena, Bari, Mestre, Fidelis Andria e Reggiana che, unite al trasloco del Bassano a Vicenza, hanno liberato 6 posti in serie C al momento in cui viene chiuso questo numero del «sabato sera». Giovedì 19 luglio verranno esaminati i ricorsi presentati dalle squadre inizialmente escluse con la Covisoc che venerdì 20 comunicherà i verdetti alla Figc. In quel momento, se non ci saranno «golpe» dell’ultimo minuto si aprirà la corsa al ripescaggio nella quale l’Imolese partirà dietro a Juve B, Prato, Cavese, Milan B e Como, le prime 5 designate a riempire le vacanze di organico.
Imolese sicura ripescata, quindi? No, visto che i punti interrogativi sono due: il primo è legato alla possibile creazione di una ulteriore squadra B, il secondo alla solita questione del Galli da sistemare, sulla quale però ci sono novità sostanziose, come conferma il direttore generale dell’Imolese, Fiorella Poggi. «Abbiamo un impegno formale scritto da parte dell’Amministrazione comunale che il Galli verrà adeguato e questo documento è fondamentale, perché dovrà essere allegato alla domanda di ripescaggio. La querelle con Manca? Nel caso in cui la mia domanda venga respinta per la questione dello stadio, ne risponderanno per vie legali. Se dal 2012 mi avessero detto che il Galli lo avrei dovuto sistemare a spese mie, lo avrei fatto e non avrei investito sui tre sintetici al Bacchilega. Probabilità di ripescaggio? Se i posti saranno 6, sono ottimista».
Fidejussione pronta, fatta con Ubi Banca, il contratto già firmato per il Morgagni («Nessuno mi ha detto niente, dovremo pagarcelo noi» il commento del direttore generale, per una spesa tutto compreso attorno ai 4 mila euro a partita), la domanda già presentata e il documento della sindaca Sangiorgi dove si conferma che i lavori verranno fatti e che non sono stati eseguiti prima a causa del commissariamento del Comune di Imola: la tavola sembra apparecchiata, sperando nel lieto fine. A meno che non succeda come per il nuovo stadio che l’Imolese era pronta a costruire a sue spese, sistemando il «campo 1» del Bacchilega e facendolo diventare un gioiellino che avrebbe dato lustro a tutta la città. Un progetto che è restato sulla carta, facendo così perdere ad Imola la possibilità di avere un impianto meno «romantico» del Galli ma certamente più funzionale al mondo del professionismo nel quale l’Imolese spera di trovare posto.
an. mir.
L”articolo completo su «sabato sera» del 19 luglio.
Nella foto (Isolapress): Fiorella Poggi, d.g. dell”Imolese