Tennis, al Tozzona Park domani il via degli Internazionali di Imola
Sono passati quasi 15 anni da quando Massimiliano Narducci, con già in testa l’embrione di un’idea che poi sarebbe diventata meravigliosa, decise di organizzare il primo torneo di tennis femminile sui campi del circolo La Tozzona (la denominazione, ben più glamour, di Tennis Park è arrivata dopo).
Si partì nel 2004 con un torneo che aveva 4mila euro di montepremi e già nel 2006 riuscì a compere il grande salto: portare a Imola un Challenger da 25mila dollari, e trasformare la sua creatura negli Internazionali di Imola. Un torneo che ora, anche se sembra passato un attimo, si appresta a celebrare la 15ª edizione.«Forse la più sofferta – spiega Narducci – perché quest’anno la fase di preparazione è stata molto complessa, un po’ per le solite difficoltà nel reperire le risorse economiche necessarie, un po’ perché c’era bisogno di rinnovare circolo e campi di gioco, e questo ha richiesto una lunga trattativa con i vertici della Tozzona, dato che l’investimento era importante e tante erano le valutazioni da fare. Però ora siamo pronti e devo dire, a differenza del passato, quando avevo spesso dubbi e titubanze, che a mio parere ci siamo assicurati un discreto futuro. Siamo ripartiti e andremo avanti per molto tempo».
L’edizione 2018 scatterà sabato 14 luglio con i primi turni del tabellone di qualificazione, che si concluderà domenica. Da lunedì 16 scatterà invece il main draw a 32 giocatrici (16 invece le coppie del doppio). Per questa edizione è stata rinnovata la superficie, ma solo per quanto riguarda la colorazione: si resta infatti fedeli all’atipica erba sintetica, con i campi che sono diventati rossi e blu. «Siamo forse l’unico Challenger del circuito Itf che usa l’erba sintetica – interviene Narducci -, ma questa scelta, invece che allontanare le giocatrici, mi sembra che le stimoli. E’ una superficie complicata, veloce e non semplice da gestire. Ma a mio parere se sei forte sull’erba sintetica, sei forte davvero, e sei forte su tutte le superfici. E penso proprio che misurarsi su questi campi per le ragazze sia un test probante».
In effetti sono davvero tante le giocatrici che dopo aver calcato questo palcoscenico hanno spiccato il volo verso il circuito maggiore Wta, e con risultati eclatanti. Partendo ovviamente dalla lettone Jelena Ostapenko, vincitrice del Roland Garros nel 2017, passando per le varie Viktoria Kuzmova (ora 66 del mondo), Bernarda Pera, Katy Dunne, Oceane Dodin e via dicendo. Al momento la numero uno del seed è la francese Sherezad Reix (numero 244 del mondo), seguita dalla turca Basak Eraydin (271) e da un’altra francese, Chloe Paquet (304); la prima italiana tra le iscritte è Stefania Rubini (320), ma il tabellone vero lo scopriremo solo nel fine settimana.
m.b.
L”articolo completo su «sabato sera» del 12 luglio.
Nella foto (Isolapress): l”epilogo dello scorso anno