La mostra permanente di Ozzano diventa museo di Claterna
Al termine di un lungo iter burocratico con la Soprintendenza di archeologia, belle arti e paesaggio iniziato nei primi mesi del 2018, l’Amministrazione comunale di Ozzano ha raggiunto un importante traguardo culturale. La mostra permanente con i reperti degli scavi di Claterna ospitata dal 2006 al terzo piano del Palazzo della cultura di Ozzano, al civico 18 di piazzale Allende, è stata promossa a museo della città romana di Claterna.
L’inaugurazione del “nuovo” museo è prevista per il prossimo dicembre in occasione del ventennale del Palazzo della cultura ozzanese. Ne frattempo i locali della mostra permanente, inaugurata nel 2006, sono chiusi già dalla fine della scuola, pronti per un restyling sovvenzionato con circa 15 mila euro da parte dell’Amministrazione comunale che comprenderà anche nuove dotazioni multimediali, tra cui un totem informativo ed un maxischermo per le proiezioni. Tali attrezzature arricchiranno le visite di quelli che sono i maggiori visitatori della mostra-museo su Claterna, città romana rinvenuta proprio nel territorio di Ozzano, ossia gli studenti delle scuole del comune e dei territori vicini.
Anche se il materiale in esposizione non cambierà, non si tratta solo di un cambio di denominazione. Il museo, in quanto tale, infatti, dovrà osservare un orario di apertura ben maggiore rispetto a quello garantito dalla mostra permanente, che era di due sole ore a settimana o, in alternativa, visitabile su richiesta durante gli orari di apertura della biblioteca. Fra i requisiti minimi per il museo, invece , ci sarà un’apertura di 24 ore settimanali di cui almeno un sabato o una domenica al mese.
Il più lungo orario di apertura sarà garantito da nuovo personale addetto al museo, per il quale il Comune ha destinato 30 mila euro annui. Nel dettaglio, ci saranno un direttore scientifico, un responsabile delle attività didattiche e un collaboratore per le visite guidate per scuole e gruppi, che dovranno essere individuati nei prossimi mesi. “Vogliamo ampliare l’offerta per le scuole e il numero di progetti attivabili così da richiamare pubblico da un più ampio territorio – anticipa l”assessore alla Cultura Marika Cavina -. Anche se il progetto scientifico è lo stesso di prima, rinfrescare il concept della mostra-museo potrà richiamare nuove scuole e magari anche nuove utenze, per questo abbiamo pensato di trasformare la mostra in un museo bilingue italiano ed inglese“.
Maggiori dettagli su “sabato sera” del 5 luglio.
mi.mo
Nella foto: una sala della mostra permanente di Ozzano