Connessione ultraveloce in fibra ottica, Open Fiber utilizzerà le reti Hera per la posa. Meno disagi per gli scavi
Open Fiber e Gruppo Hera hanno firmato i contratti per lo sviluppo dell’infrastruttura in fibra ottica che consenta velocità di connessione fino a 1 Gbps (1000 Megabit al secondo) nei comuni di Imola e Modena. In concreto Open Fiber, la società costituita nel 2016 da Enel e Cassa depositi e prestiti per sviluppare la banda ultralarga in tutto il territorio nazionale, potrà contare sulla capillarità di 300 chilometri di infrastrutture di rete gestite da Hera, metà a Imola e altrettanti a Modena, per le attività di posa.
A Imola il piano di sviluppo di Open Fiber prevede un investimento di circa 8,5 milioni di euro per la copertura della città. I primi cantieri sono stati aperti lo scorso autunno e l’obiettivo è completare il tutto entro 18 mesi dall’avvio dei lavori. In totale saranno cablate quasi 25.000 unità immobiliari.
La convenzione siglata a suo tempo con il Comune stabilisce le modalità di scavo e ripristino, come previsto dal decreto ministeriale del 2013. Ora, grazie alla collaborazione con il Gruppo Hera, gestore dei servizi a rete sul territorio, Open Fiber potrà utilizzare cavidotti e infrastrutture sotterranee già esistenti per limitare il più possibile scavi ed eventuali disagi per la viabilità e cittadini. L’obiettivo è ottimizzare modalità e tempi di lavoro, oltre a autorizzazioni e piano dei lavori.
L’accordo prevede una concessione per l’utilizzo delle infrastrutture di rete della durata di vent’anni, prorogabile eventualmente per altri venti, oltre al contributo tecnico da parte delle professionalità di Hera per la realizzazione del progetto.
Il cablaggio di Imola rientra in un più ampio piano di investimenti per l’Emilia Romagna, che comprende anche Bologna, Ravenna, Cesena, Piacenza, Forlì, Ferrara, Rimini, Reggio Emilia, Modena e Parma oltre a numerosi comuni dell’hinterland bolognese.
La fibra ottica di Open Fiber consentirà una velocità di connessione fino a 1000 Megabit al secondo, sia in download che in upload. L’intervento di predisposizione è a totale carico di Open Fiber e non comporta costi per i cittadini.
Nel momento in cui questi ultimi vorranno attivare la connessione nel proprio appartamento dovranno rivolgersi ad un gestore telefonico, che dovrà garantire l’allacciamento, questa volta a carico del cliente. Open Fiber infatti non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo solo nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a tutti gli operatori di mercato interessati.
Da notare che Open Fiber sta lavorando per portare la rete veloce anche in 1268 unità immobiliari pubbliche e private di Castel del Rio, comprese quelle isolate, entro il 2018. Una nuova infrastruttura in fibra ottica di quasi 60 chilometri per un investimento da un milione e 660 mila euro, reso possibile grazie alla convenzione firmata tra il ministero per lo Sviluppo economico, la Regione, il Comune alidosiano e Infratel Italia, società in house del Ministero. Open Fiber infatti si è aggiudicata la prima gara per la realizzazione e la gestione di una rete a banda ultra larga nelle cosiddette “aree bianche”, di cui Castel del Rio fa parte insieme ad altri 3043 comuni di Emilia Romagna, Abruzzo, Lombardia, Molise, Toscana e Veneto iscritti al bando di gara. Open Fiber realizzerà anche in questo caso la rete pubblica e ne avrà la concessione per 20 anni, curandone anche la manutenzione. (l.a)
04/05/2019 a Modena non si vede ancora molto, tempo fa il sito di OpenFiber diceva pianificato, ora nemmeno quello.