Chiusura della filiale Bpm, il sindaco Ponti sospende lo sciopero della fame: “Ho parlato con la banca”
Nuovo capitolo della vicenda della filiale del Banco Popolare di Milano (Bpm) di Fontanelice, l”unico sportello bancario del paese che, stando a quanto dichiarato dai vertici, dovrebbe chiudere dal prossimo 29 giugno. Nel pomeriggio di ieri il sindaco Athos Ponti ha deciso di interrompere lo sciopero della fame che durava oramai da cinque giorni dopo aver incontrato a Imola il responsabile commerciale delle filiali del Bpm dell’Emilia Romagna.
“Gli abbiamo chiesto di posticipare la chiusura sello sportello bancario di Fontanelice a fine anno e, nel frattempo, valutare soluzioni alternative, ad esempio una riduzione dell”orario o delle giornate di apertura – riferisce Ponti -. Fino a che non sapremo qual è la risposta dei vertici della banca ho deciso di sospendere lo sciopero della fame”.
Il sindaco aveva iniziato la sua singolare protesta venerdì scorso, dopo che gli abitanti si erano radunati davanti alla sede della Bpm di Fontanelice organizzando un presidio di protesta contro la chiusura dello sportello bancario che venne aperto oltre cento anni fa (in tempi recenti come Cassa di Risparmio di Imola poi per passaggi societari e accorpamenti divenuta Bpm). Il malcontento era nato anche per la totale mancanza di riscontri da parte della sede centrale, malgrado i numerosi solleciti del sindaco stesso, della parrocchia, delle associazioni fontanesi, dell’Anci e dei commercianti del paese. (r.c.)
Nella foto il presidio organizzato venerdì scorso con il sindaco Athos Ponti (a destra con la fascia tricolore); nel riquadro la sede della banca