Il convento dei Cappuccini si veste di nuovi colori, quasi terminati i lavori di consolidamento
Dopo più di anno i lavori nella chiesa del convento dei frati minori cappuccini a Castel San Pietro stanno volgendo al termine. «I lavori sono stati per lo più invisibili» spiega padre Giuseppe De Carlo, che ricopre il ruolo di guardiano, ossia di respon-sabile del convento. In sostanza, per quel che riguarda le fondamenta sono state fatte delle iniezioni di cemento per consolidarle, la volta delle cappelle è stata rafforzata tramite fasce in fibra di acciaio e malta ed è stata realizzata una nuova copertura in intonaco armato.
Infine, sono stati applicati dei tiranti, ovvero delle catene metalliche posizionate fra l’estradosso della volta e la copertura. L’edificio ha mostrato cedimenti strutturali dal 2015, dovuti a movimenti del terreno circostante e alla povertà dei materiali con cui era stato costruito. A mostrare i problemi più gravi era stata la cappella più vicina alla porta d’entrata, dedicata a Sant’Antonio, che era stata chiusa. Per tutti questi motivi i frati avevano deciso di effettuare dei lavori di consolidamento.
A saltare più all’occhio è la nuova tinteggiatura e l’assenza di una parte in marmo che precedentemente correva lungo le pareti. Proprio la tinteggiatura ha causato qualche ritardo dato che la Soprintendenza si è presa del tempo per decidere quali fossero i colori più adatti. L’interno era verde scuro, ma la Soprintendenza, dopo aver analizzato i vari strati di pittura, ha optato per un rosa chiaro che sembrava essere il colore più antico e quindi quello più vicino all’originale aspetto della chiesa. Per quel che riguarda l’esterno si è deciso di ritinteggiare solo la facciata e il lato della chiesa visibile venendo dal centro cittadino con un colore più chiaro rispetto a prima (da giallo a bianco). «L’intervento che deve ancora concludersi è proprio quello della tinteggiatura del lato nord – spiega padre Giuseppe -. Non sapevamo se procedere per la scarsità dei fondi, ma alla fine abbiamo deciso di affrontare quest’ultima spesa, circa 21 mila euro, sperando di concludere entro un mese».
Il costo totale dei lavori dovrebbe aggirarsi sui 250 mila euro, un po’ più dei 230 mila euro previsti inizialmente. Decisamente una bella sommetta, visto che i frati non possono contare né su sovvenzioni, né sull’8 per mille. Da qui la decisione di partire con una raccolta fondi, promossa anche dall’Amministrazione comunale. Mancano ancora le cifre precise anche perché durante l’anno si sono avvicendati due diversi guardiani del convento e il posto di padre Paolo è stato preso da padre Giuseppe. Tuttavia, «circa la metà della spesa finale dovrebbe essere stata coperta grazie alle offerte, ma aspettiamo la fine dei lavori per fare un conteggio totale sia dei costi che delle preziose donazioni che ci sono giunte sia da privati cittadini che dalle aziende del territorio – conclude padre Giuseppe -. Il resto della spesa verrà coperta dalla Provincia dei frati cappuccini dell’Emilia Romagna».
In occasione dei lavori è stata data alle stampe la pubblicazione “Un cammino lungo quattro secoli. I Frati Cappuccini e Castel San Pietro: una questione d’affetto!” nel quale si può trovare una descrizione puntale degli interventi eseguiti e anche alcune dell’indagine archeologica che ha portato alla luce tre sepolture.(re.co.)
Nella foto la facciata del convento