Pallamano, il Romagna Under 21 conquista il terzo posto alle finali nazionali di Merano
Il Romagna torna da Merano, dove si sono giocate le finali nazionali Under 21, con un terzo posto (sconfitta in semifinale contro Bologna) che fa ben sperare per il futuro della nostra pallamano. Obiettivo quindi raggiunto, con la convinzione di poter continuare a crescere e riprovarci fra un anno, quando coach Tassinari perderà per limite d’età un paio di giocatori dell’attuale rosa, ma potrà contare ancora sugli elementi più collaudati, vale a dire Martelli e Rotaru, oltre a Chiarini che rientrerà a fine anno.
Alla fine il Romagna ha anche fatto incetta di premi individuali. Lorenzo Martelli è stato giudicato il miglior portiere, mentre Alex Rotaru ha vinto quello di miglior terzino sinistro e quello di miglior realizzatore del torneo (10 gol di media). Grande quindi la soddisfazione per il coach mordanese per aver centrato un altro risultato di prestigio con un gruppo che fino a poco tempo fa era poco considerato. Invece si è dimostrato fra i migliori in Italia, pur essendo composto da giocatori non di talento straordinario e soprattutto di stazza non imponente. Però un gruppo fatto di giocatori ambiziosi e molto uniti che a Merano ha confermato di essere sulla strada giusta. Una squadra, non va dimenticato, che si è formata unendo tre anni fa i gruppi Under 18 di Romagna e Faenza. «Si erano allenati bene e con grande impegno – confessa coach Tassinari -, ma l’assenza di Chiarini pesava come un macigno, essendo un elemento fondamentale sia in difesa che in attacco. I ragazzi mi hanno stupito, dimostrando sul campo la loro crescita. Da Martelli e Rotaru mi aspettavo tanto e hanno confermato le attese, ma dietro di loro tutti gli altri hanno comunque fatto vedere buone cose. La difesa è stata sorprendente ed era imperniata su Boukhris e Golini, che hanno svolto al meglio il loro compito. Poi per questo gruppo è stato fondamentale il rientro del nostro regista Niccolò Salvatori dopo oltre due anni di assenza. Per me non è una sorpresa, perché sapevo delle sue qualità, ma non pensavo che con pochi mesi di allenamento potesse già essere così utile alla squadra».
Con questo risultato si chiude una stagione comunque positiva per la nostra pallamano, nonostante la retrocessione in A2. Un anno fa, dopo l’abbandono del gruppo d’oro del Romagna, c’era il rischio che si andasse incontro ad anni decisamente bui, invece adesso c’è la certezza che su questo gruppo si potrà ricostruire qualcosa di importante, pur sapendo che sarà molto difficile ritornare ai livelli precedenti. L’A2 che sarà affrontata da settembre non sarà facile se non verrà irrobustita un po’ la rosa. Però con pochi innesti si potrebbe già pensare a disputare un campionato di medio-alta classifica.
c.a.t.
L”articolo completo su «sabato sera» del 14 giugno.
Nella foto: Il Romagna «Under 21» terzo in Italia