La missione quotidiana delle Guardie ambientali, fra rifiuti e tutela del territorio
Il mattino ha l’oro in bocca, ma anche l’immondizia. Per accorgersi di quanto sia diffuso il malcostume di abbandonare i rifiuti bisogna infatti uscire di primo mattino, quando né i camion degli operatori ecologici né gli addetti alla pulitura delle isole ecologiche di base hanno ancora iniziato la propria giornata lavorativa. Ed essere mattinieri è proprio quello che normalmente fanno le Gam, il corpo delle Guardie ambientali metropolitane impegnato nella tutela dell’ambiente, per vigilare e indagare, è proprio il caso di dirlo, anche sull’abbandono dei rifiuti.
Quello dei rifiuti, manco a dirlo, è attualmente il settore che impegna maggiormente le Gam. «Si possono trovare sacchetti abbandonati in ogni isola ecologica – ci anticipa Aldo Gardi, presidente delle Gam della Città metropolitana di Bologna -. Perché ciò avviene? C’è chi dimentica la tessera, chi tenta di introdurre nel cassonetto un sacchetto troppo grande, chi trova il meccanismo del cassonetto inceppato… Però – aggiunge – l’esperienza quotidiana ci dice che ci sono postazioni dove l’abbandono è più frequente, e quindi probabile, e che quindi controlliamo ad ogni uscita».
Armato di guanti e gel disinfettante, Gardi non ha paura di ispezionare il contenuto dei sacchi abbandonati fuori dai cassonetti. E se trova qualcosa che permetta di individuarne la provenienza, quindi l’autore dell’infrazione, scatta la sanzione. «E’ un’eventualità alla quale non vorremmo ricorrere – commenta la Gam -, ma ci sono circostanze sulle quali non si può transigere perché il servizio di raccolta dei rifiuti c’è e va rispettato. La salvaguardia dell’ambiente è responsabilità di tutti. Purtroppo rifiuto chiama rifiuto, per questo è importante il controllo di tutti affinché tutti conferiscano i rifiuti correttamente. Un’altra soluzione potrebbe essere l’uso di telecamere mobili, itineranti, perché i furbetti dei rifiuti si spostano dove non ci sono telecamere fisse».
Chi sono le Gam. Quello delle Gam è un corpo nato quattro anni fa da una scissione dalle Gev, le Guardie ecologiche volontarie, allo scopo di creare un nucleo operativo in maniera specifica sul territorio della ex provincia. Il corpo delle Gam ggi conta un centinaio di soci, di cui 57 volontari per il territorio del circondario imolese fra guardie (ecologiche e zoofile) ed assistenti collaboratori. Cinquantadue soci operano invece a Bologna e nei vicini comuni di pianura. Fra i loro compiti le Gam non vigilano solo sull”abbandono dei rifiuti ma monitorano la salute dell”ambiente, vigilano i parchi naturali, controllano il corretto comportamento di cani e padroni e molte altre attività legate all”ambiente.
Il prossimo corso per diventare guardia ambientale metropolitana si terrà il prossimo ottobre. Ma perché diventare una guardia volontaria? «Alle generazioni future vogliamo lasciare un mondo migliore, per cui l’ambiente va rispettato e tutelato. Ma c’è ancora chi non sa farlo oppure non vuole farlo. Ecco perché è importante intervenire», rispondono alcuni volontari. (mi.mo.)
Nella foto: Gam ispezionano sacchetti di rifiuti abbandonati