Basket, coach Salieri cambia panchina e fa i complimenti ai Flying Ozzano per la promozione
L’ultimo viaggio è quello delle riflessioni, dei pensieri. Quei 214 chilometri tra Crema e il Cassero dopo avere consegnato le chiavi di casa, alla fine di una stagione importante, chiusa al quarto posto in stagione regolare e terminata definitivamente al secondo turno di play-off, contro Omegna, dopo avere eliminato Piombino. E che sia stata una annata da ricordare lo testimoniano gli interessi ricevuti (alle final-four di Montecatini sarà premiato come secondo miglior allenatore di tutta la serie B), mica solo le chiacchiere da bar. Ecco allora che Stefano Salieri ha scelto Orzinuovi, appena retrocessa dalla serie A2, preferendola a Lecco, Pavia e anche all’Assigeco Piacenza, terzultima nel girone dell’Andrea Costa. «Oltre che di me però vorrei anche parlare dei Flying Balls, che sono stati promossi in serie B. Ho fatto i complimenti al coach Federico Grandi e a Gabriele Torreggiani, ma bisogna estenderli a tutta la dirigenza, che ha raccolto il frutto di un lavoro portato avanti negli anni. Senza perdersi d’animo quando i risultati non sono arrivati, ogni stagione hanno migliorato la squadra nei punti deboli, indebolendo le dirette concorrenti come la Virtus Spes Vis».
Una politica stile Juventus…
«Corcelli, facendo le dovute proporzioni, è stato l’Higuain della situazione, in fin dei conti Nunzio era il cannoniere della stagione precedente. A Ozzano si è ricreato un grande entusiasmo ed è una cosa molto positiva».
Cosa li aspetta in serie B?
«Dovranno mantenere il più possibile la struttura vincente. Hanno giocatori come Dordei, Agusto e Corcelli che sono eccellenti anche al piano di sopra».
Una delle forze del coach è che è cresciuto di pari passo insieme al gruppo.
«E’ una persona che ha dato equilibrio e una identità alla squadra. E’ stato il mio vice tanti anni e ci sentiamo spesso. Penso sia maturato molto, ha dimostrato di essere un allenatore importante per la categoria e di saper gestire bene la situazione».
La promozione si è decisa negli scontri diretti con Fiorenzuola e Imola.
«Secondo me strutturalmente la Virtus Spes Vis era la squadra peggiore delle tre, anzi, vedevo addirittura la Salus sul podio finale. Fiorenzuola l’avevo affrontata in precampionato e dissi subito a Fede che sarebbero stati loro i veri rivali. Così come Lottici mi rivelò che considerava Ozzano e Salus le avversarie più competitive».
Cosa c’era a Imola che non andava per provare a vincere il campionato?
«Penso fosse troppo dipendente da Casadei. Lui ha fatto bene, ha tenuto in piedi la squadra, ma la struttura generale era più improvvisata delle altre, che erano state costruite nel tempo e con idee molto chiare».
Parliamo della tua nuova avventura a Orzinuovi.
«Lunedì ho avuto il primo briefing col presidente Zanotti e col direttore sportivo Muzio. La loro idea è di iniziare a preparare una squadra molto giovane, per poi ritornare competitivi nel giro di un paio d’anni, quando avranno il nuovo palasport. Il primo obiettivo della società è riconquistare un pubblico che hanno perso per strada a causa di una stagione assai negativa e dove erano costretti a giocare le partite casalinghe a Brescia, a 40 km di distanza».
p.z.
L”articolo completo su «sabato sera» del 31 maggio.
Nella foto: da sinistra Federico Grandi in trionfo e Stefano Salieri