Inaugura sabato la nuova pista di pattinaggio del centro sociale La Tozzona
C’è profumo di nuovo all’interno della struttura che ricopre la pista di pattinaggio del centro sociale La Tozzona. Sotto la candida volta in poliestere e le arcate in legno di abete vanno avanti gli ultimi lavori per arrivare pronti all’inaugurazione di sabato 19 maggio. Dalle ore 17 in poi, dopo il taglio del nastro, al quale parteciperanno le autorità cittadine, si esibiranno gli atleti delle società sportive Imola Roller (pattinaggio artistico) e Gamma Club (ballo), che al centro sociale organizzano i loro corsi. In questa occasione la nuova struttura verrà presentata alla città.
Il vecchio pallone, in uso dal 2001 ma già di seconda mano quando era stato acquistato, non era più idoneo. Il centro sociale ha quindi deciso di alienarlo e realizzare una struttura fissa. Noi l’abbiamo vista in anteprima, incontrando il presidente del centro sociale, Pier Paolo Ragazzini. «Se a fine febbraio il tempo fosse stato migliore, probabilmente avremmo finito i lavori un paio di mesi prima – dice, facendoci strada -. A breve procederemo anche a realizzare i quattro bagni interni, per cui è già stata fatta la predisposizione. Prima la copertura era 20 metri per 40, questa invece è 27 metri per 46. Sul lato che dà su via Puccini potremo avere una apertura di 24 metri. Il telo della copertura è doppio e anti-irraggiante, respinge i raggi del sole. Anche i pannelli della base, coibentati con lana di roccia, contribuiscono a fare da isolante. Vedremo la prossima estate…». Mancano ancora, ma è questione di giorni, la barriera che delimita la pista e che sarà ristrutturata dall’Imola Roller, la bacheca e gli armadi in cui riporre i pattini. La pista continuerà a essere polifunzionale. Potrà accogliere anche gli allenamenti di baseball, calcio o le lezioni di ginnastica della vicina scuola media Orsini. Qui continueranno a essere organizzate anche manifestazioni come la Festa dello Sport. «Le cucine saranno all’esterno – tengono a precisare dal centro sociale – dove è stata rifatta e allargata la pavimentazione in cemento, mentre sotto il tendone metteremo i tavoli. Ci sarà anche spazio per un palco».
La prima occasione per testare la struttura sarà la Festa dei vicini, che di solito si tiene l’ultimo venerdì di maggio. L’opera, dal costo di 350 mila euro, è stata in parte finanziata dal Comune con un contributo di 100 mila euro, mentre altri 40 mila euro di risorse pubbliche sono stati destinati al nuovo campo sintetico del centro sportivo Calipari, inaugurato lo scorso dicembre. La Fondazione Cassa di risparmio di Imola, poi, aggiungerà 30 mila euro. La somma restante è a carico del centro sociale, che ha investito il ricavato delle tante attività svolte dai volontari oltre ad aver acceso un mutuo della durata di 12 anni. «E’ una struttura molto bella, al passo coi tempi – commenta dal canto suo Fausto Ravaldi, presidente della società Imola Roller, i cui 140 iscritti sono i principali utenti della pista -. Chi vede l’interno rimane positivamente impressionato. Adesso potremo pensare a portare qui la maggior parte degli allenamenti, che in tutto sono oltre 30 ore alla settimana al momento suddivise tra Palagenius e Tiro a Segno. Questi signori della Tozzona stanno facendo uno sforzo che non tutti sarebbero stati disposti a fare. Si sono sottoposti a un tour de force non indifferente per riuscire a estinguere i debiti, senza contare la lotta contro la burocrazia. Sono da lodare».
L’investimento ha attirato non solo elogi, ma anche, purtroppo, le critiche di alcuni cittadini, scontenti del fatto che un’area prima ad accesso libero, dove bimbi e ragazzi potevano liberamente giocare durante l’estate, ora non sia più alla portata di tutti. «Cambia poco, prima la pista era comunque coperta da fine settembre a fine maggio – replica Ragazzini, assieme al presidente della polisportiva Tozzona, Fulvio Linguerri -. Inoltre, il vicino campo da beach volley, che prima era recintato, da ora in poi sarà aperto, a disposizione di tutti, gratuitamente. Certo, adesso dipende da noi riuscire a usare al meglio la nuova struttura. Stiamo valutando come organizzarci, se tenerla aperta, ad esempio, nelle mattine d’estate o alcune sere. La questione riguarda la responsabilità, nel caso qualcuno si faccia male, la sicurezza e la disponibilità di personale volontario per la sorveglianza. Siamo pienamente disponibili a ragionare su come rendere la pista accessibile a più persone».
lo.mi.
L”articolo completo su «sabato sera» del 10 maggio.
Nella foto: l”interno della struttura