Moto MiniGp, a breve in pista l”ultima creazione dell”imolese Giancarlo «Bubu» Donatini
Non appagato dall’essere diventato uno dei più apprezzati produttori di avviatori e cavalletti per moto da corsa del mondo, e di aver realizzato una Supermono 700 con la quale Valter Bartolini qualche anno fa vinse parecchie gare in giro per l’Europa, ora l’imolese Giancarlo Donatini, al secolo «Bubu», ha compiuto un’altra impresa, costruendo una MiniGp di 85 centimetri cubici che è già stata presentata al Motorbike Expo di Verona e il prossimo mese esordirà nell’omonimo campionato riservato alle moto con ruote da 12 pollici. A farla debuttare sarà una promettente ragazza toscana, Sara Cabrini, la scorsa stagione vincitrice del campionato italiano per MiniGp 10 pollici, che corre col numero 46, quello di Valentino Rossi, del quale è tifosissima.
Ma come è venuto in mente a Donatini, che di professione fa il saldatore da 51 anni, e che ora fra i suoi clienti annovera anche il Team Vr46 di Valentino Rossi, di creare artigianalmente questo gioiellino della meccanica?
«L’idea è nata l’anno scorso al Motorbike Expo di Verona – ha raccontato Donatini -. Eravamo in un padiglione per promuovere i nostri avviatori, e lì a poca distanza c’era uno che metteva in mostra una PreGp con le ruote da 12 pollici, attirando l’interesse di tanta gente, nonostante non fosse esteticamente molto bella. Con mio genero Massimo Gentilini ci siamo detti che una moto così si poteva anche fare meglio. Una volta a casa abbiamo cominciato a pensarci su».
E, come era successo per tutto quello fatto in precedenza, non vi ha più fermato nessuno?
«E poi capita che un giorno arriva in officina un tipo di Toscanella, e parlando ci dice che il figlio ha smesso di correre e che in casa gli è rimasto un blocco di un Ktm due tempi di 85 centimetri cubici. Proprio il tipo di motore che cercavamo. L’abbiamo comprato subito. E da lì è partito il progetto. Ci siamo procurati un telaio di una PreGp. Poi, insieme a Valter Bartolini, abbiamo cominciato a modificarlo per farci stare il Ktm. Serafino Tabanelli ci ha dato una mano per adattare il telaio in tubi al blocco motore. E ad aiutarci è arrivato anche l’ex pilota Domenico Brigaglia (è stato avversario di Fausto Gresini negli anni ’80, nda), esperto in telai e forcelloni».
Quanto tempo avete impiegato a costruire questa MiniGp?
«Un anno. In tempo per portarla al Motorbike Expo di Verona. Ed è stato subito un successo. C’è già chi si preoccupa pensando a quando cominceremo a partecipare alle gare. E si sono fatte avanti anche alcune aziende che producono MiniGp, interessate al nostro progetto. Però prima dobbiamo sistemarla definitivamente, per eliminare anche il più piccolo difetto. Il 70% della moto è opera nostra».
Come si chiamerà?
«001 Matilde. Che poi è il nome della mia nipotina che ha 10 anni. Lo 001 iniziale sta a significare che contiamo di costruirne fino a 100 esemplari».
Qualche caratteristica tecnica?
«E’ una monocilindrica due tempi, che tira fino a 14 mila giri, in grado di sviluppare una ventina di cavalli alla ruota. Pesa 65 chilogrammi e può arrivare alla velocità massima di 170 chilometri orari. Ma noi curiamo principalmente l’accelerazione, perché queste moto corrono in kartodromi dove non ci sono lunghi rettilinei».
A testarla in pista sono stati due illustri piloti come Valter Bartolini e soprattutto Leandro Mercado, che corre in Superbike con la Kawasaki del Team Orelac. Come sei riuscito a farla guidare anche a quest’ultimo?
«Con Bartolini sono amici, e quando lui gli disse che sarebbe venuto a Pomposa, si offrì di provarla. Io chiaramente accettai. Anche perché Mercado viene nella mia officina quando ha bisogno di sistemare la moto da cross con la quale si allena. Arrivato a Pomposa, si preoccupò subito di chiedermi: “e se la rompo?” Io gli dissi di guidare tranquillo, che se l’avesse rotta l’avremmo accomodata. Sono andati abbastanza bene entrambi, nonostante le fastidiose vibrazioni riscontrate nello scarico».
r.s.
L”articolo completo su «sabato sera» del 10 maggio.
Nella foto: Giancarlo Donatini con la sua creatura