L”esercizio 2017 permetterà al Consorzio Ami di spartire 8,8 milioni di euro tra i Comuni soci
L’esercizio 2017 del Consorzio Ami si è chiuso con ricavi per 10,9 milioni di euro, un margine operativo lordo attestato su 6,4 milioni e 8,8 milioni di euro di utile netto. Insomma, un risultato decisamente ottimo, che farà sicuramente felici i sindaci dei 23 Comuni consorziati: vale a dire, Bagnara di Romagna, Borgo Tossignano, Brisighella, Casalfiumanese, Casola Valsenio, Castelbolognese, Castel del Rio, Castel Guelfo, Castel San Pietro, Conselice, Dozza Imolese, Faenza, Firenzuola, Fontanelice, Imola, Marradi, Massa Lombarda, Medicina, Mordano, Palazzuolo sul Senio, Riolo Terme, Sant’Agata sul Santerno e Solarolo.
Com’è noto, le entrate del Consorzio di via Mentana sono essenzialmente proventi finanziari dovuti alle partecipazioni azionarie detenute e canoni di affitto degli impianti di proprietà. Nel buon risultato conseguito dalle società partecipate si segnalano anche le ottime performance di Sfera (farmacie) e Acantho (servizi integrati a banda larga). Per quanto riguarda i settori in cui il Conami opera, l’idrico si conferma la voce prevalente, con ricavi per circa 4 milioni di euro. Nota dolente l’igiene ambientale, scesa dai 2,4 milioni del 2016 a 1,2 milioni del 2017 per effetto delle note vicende legate alla discarica Tre Monti.
I ricavi legati alle attività immobiliari e ad altri affitti ammontano a circa 2 milioni di euro, con un incremento di circa 200.000 euro rispetto al 2016, principalmente riconducibile allo spin-off immobiliare dell’autodromo. Di contro, l’indebitamento finanziario si è ridotto di 3 milioni. Si è inoltre modificata la struttura del debito da breve a medio termine. Queste operazioni liberano ulteriori risorse che, sommate alle disponibilità liquide di cassa, garantiscono la copertura degli investimenti nel territorio consortile previsti nel Piano triennale per il 2018, superiori a 15 milioni di euro. Il patrimonio netto risulta invariato a circa 305 milioni di euro. «La solidità del consorzio e la differenziazione nei ricavi, portata avanti negli ultimi anni, hanno consentito ancora una volta una performance economica di assoluto rilievo e garantiscono una importante capacità di investimento indipendente dalle situazioni contingenti», ha commentato il direttore generale del Conami, Stefano Mosconi.
L’assemblea per l’approvazione del bilancio si terrà in giugno. Nell’occasione il Consiglio di amministrazione dell’ente di via Mentana proporrà ai 23 Comuni consorziati la seguente destinazione dell’utile d’esercizio: 441.277,21 euro, pari al 5%, al fondo di riserva statutario; 8.100.000 euro da dividere tra i consorziati in relazione alle percentuali detenute; 284.267,09 euro a riserva. «La creazione di valore per i Comuni soci è centrale nell’azione del Conami – ha confermato il presidente Stefano Manara -. E sulla base dei risultati raggiunti, proporremo all’assemblea degli azionisti la distribuzione di utili per 8,1 milioni, pari a quelli distribuiti nel 2016 e in linea con la policy dichiarata e approvata dai soci. Ciò ci consente di portare il fondo di riserva distribuibile a circa 4 milioni di euro con l’accantonamento di ulteriori 284.000 euro».
r.c.
L”articolo completo su «sabato sera» del 10 maggio.
Nella foto: Stefano Mosconi, direttore generale del Conami