L”amicizia è stato il tema della quarta edizione del concorso di poesia del San Giovanni Bosco
Novanta inni all’amicizia hanno partecipato quest’anno alla quarta edizione del concorso di poesia Giacomo Pierotti, organizzato dalle scuole San Giovanni Bosco e rivolto agli studenti delle classi terze delle scuole medie di Imola e circondario. «La poesia ha un linguaggio che spesso allontana chi non la conosce – spiega l’insegnante Tania Vannini, referente organizzativa del premio -. Il tema di questa edizione era l’amicizia e i ragazzi ci hanno colpiti, perché hanno ricercato con cura le immagini e le parole, sono stati proprio attenti a dire le cose in un modo giusto e quindi vero. Con la poesia hanno fatto quello che noi ci auguravamo quando abbiamo organizzato il primo concorso dedicato a Giacomo Pierotti: hanno cercato di capire la vita. Con la poesia hanno dato concretezza all’amicizia, accorgendosi di più della sua presenza, l’hanno inseguita e si sono chiesti il perché di questo rapporto. Hanno verificato a modo loro la veridicità di quello che afferma Gilbert Keith Chesterton, “l’abisso che corre fra l’essere soli e l’avere un alleato. Si può concedere ai matematici che quattro è due volte due; ma due non è due volte uno: due è duemila volte uno”».
Era infatti questa una delle citazioni proposte come spunto di riflessione, assieme ai versi dell’Inferno di Dante, con le parole pronunciate da Ulisse nel canto XXVI, a proposito dell’avventuroso viaggio compiuto con i suoi compagni oltre la fine del mondo: «…ma misi me per l’alto mare aperto, sol con un legno e con quella compagna picciola da la qual non fui diserto». Il concorso è dedicato allo studente Giacomo Pierotti. «Durante la terza si ammalò molto gravemente – ha ricordato il presidente della cooperativa Il Bosco, Gianni Montroni -. Il panorama, gli alberi e il bosco attorno all’ospedale di Montecatone, dove era ricoverato, gli fecero capire il valore dell’“Infinito” di Leopardi. Fece una parafrasi della poesia e invitò i compagni di classe a fare altrettanto. Questi furono colpitissimi dal ragazzo, che nonostante la malattia aveva domande, bisogno di significato e attraverso la poesia è riuscito a esprimere tutto questo. Non vogliamo dimenticarlo. Vi auguro – ha poi aggiunto rivolgendosi agli studenti – di essere poeti sempre, aperti a voi stessi e a quello che avete davanti, fino a scoprire lo stupore e il significato che le cose portano».
I componimenti sono stati valutati dallo scrittore e poeta Davide Rondoni, dalla critica letteraria Irene Mezzaluna e da un’insegnante di Lettere della scuola. Lo scorso 20 aprile, a palazzo Sersanti, sono stati premiati i vincitori, che hanno ricevuto bonus di vari importi per le spese scolastiche, e la scuola con il maggior numero di partecipanti, l’Istituto comprensivo 6 (scuola media Andrea Costa), che ha presentato 26 componimenti, aggiudicandosi così i 500 euro in palio. Alla premiazione hanno partecipato anche Irene Mezzaluna e il poeta Riccardo Frolloni, direttore del Centro di poesia contemporanea di Bologna.
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Le prime tre poesie classificate su «sabato sera» in edicola dal 25 aprile.
Nella foto (Isolapress): i primi tre classificati. Da sinistra Gaia Tufano, Matilde Mongardi e Francesco Cassani insieme alla critica letteraria Irene Mezzaluna e il poeta Riccardo Frolloni