Imola e Unibo, legame sempre più stretto con il nuovo dottorato
Dopo oltre vent’anni di corsi universitari (il via fu nel 1997), Imola fa il salto di qualità nella formazione con l’avvio dall’autunno 2018 di un dottorato di ricerca in «Salute, sicurezza e sistemi del verde», completando così la proposta formativa con il più alto livello possibile.
Si tratta di un corso multidisciplinare, «e per questo molto innovativo – sostengono i promotori – nel panorama italiano», che coinvolge i Dipartimenti di Scienze biomediche e neuromotorie, di Scienze e tecnologie agro-alimentari, di Farmacia e biotecnologie, di Scienze mediche e chirurgiche e di Architettura.
Tra gli obiettivi c’è quello di formare ricercatori e una classe dirigente capaci di integrare la pianificazione di progetti urbani sostenibili con la programmazione di attività per la promozione della salute e la qualità della vita.
Il percorso triennale è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola con 130mila euro l’anno e altrettanti ce ne metterà l’Alma Mater. «Dopo un anno di lavoro, possiamo annunciare il corso di dottorato in ‘Salute, sicurezza e sistemi del verde’ che ha una natura interdisciplinare – commenta il presidente della Fondazione, Fabio Bacchilega -. E’ un fatto estremamente significativo per la città e per il nostro ente».
Inserendosi nella sede imolese di Unibo, il corso si propone di promuovere lo sviluppo e il radicamento di attività formative e di ricerca anche grazie all’utilizzo dei laboratori universitari presenti sul territorio: bio-tossicologico, di microscopia, di microbiologia, tecnologico farmaceutico, chimico analitico del complesso ex Lolli e le serre didattico-sperimentali del plesso universitario imolese. Inoltre, altri laboratori potranno essere resi disponibili attraverso convenzioni con enti e organizzazioni del territorio che già collaborano attivamente con l’Alma Mater.
Tra le collaborazioni che rendono possibile il corso ci sono anche quelle del territorio con l”Ausl di Imola e la Fondazione Montecatone Onlus che metteranno a disposizione le proprie infrastrutture, banche dati, know-how e personale. «In ambito medico è sempre più importante mettere in atto politiche interdisciplinari – spiega Andrea Rossi, direttore generale dell’Ausl di Imola -. Un’iniziativa come questa è utile per implementare la prevenzione di varie malattie cronico-degenerative che possono essere combattute anche attraverso corretti stili di vita».
Il bando si è aperto il 10 aprile e resterà aperto fino al 14 maggio per partire da inizio novembre, dopo aver scelto i vincitori delle borse di studio entro l’estate. (c.f.)
Il servizio completo sul “sabato sera” in edicola.
Nella foto da sinistra: Angelo Varni, Fabio Bacchilega, Elisabetta Baldazzi, Evaristo Campomori (Presidente e consiglieri della Fondazione) Maria Pia Fantini, Prof. Antonino Rotolo, Patrizia Tassinari, Maurizio Recanatini, Giovanni Molari e Andrea Rossi.
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