Donazioni organi e tessuti, il punto nel circondario imolese e Ozzano. Sopra quota mille solo a Castello e Medicina
Sono passati ormai quattro anni da quando il ministero della Salute ha lanciato la campagna «Una scelta in Comune» con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini ad esprimere la propria volontà a donare organi e tessuti in caso di morte. Nel nostro territorio, tuttavia, hanno aderito appena cinque enti locali, ossia, in ordine di adesione, Dozza, Castel San Pietro, Ozzano Emilia, Imola e Medicina, nei quali è possibile manifestare questa volontà dal 2015.
Si tratta di una pratica davvero semplice. Al momento del rinnovo della carta d’identità, è possibile richiedere il modulo all’ufficio Anagrafe del proprio Comune ed esprimere la propria intenzione, che verrà indicata sul documento in fase di rilascio e, parallelamente, trasmessa al Sistema informativo trapianti (Sit), la banca dati del ministero della Salute che raccoglie tutte le dichiarazioni rese dai cittadini maggiorenni. E’ possibile sia indicare il proprio consenso alla donazione di organi e tessuti (in questo caso i familiari non possono opporsi), sia la propria opposizione alla donazione. Se la persona non si è espressa, il prelievo sarà consentito solo se i familiari aventi diritto non si opporranno.
Detto questo, la buona notizia è che nei giorni scorsi il Comune di Medicina ha superato quota mille adesioni. «Questa possibilità nasce da un ordine del giorno che presentai nel 2015 in Consiglio comunale quando ero ancora presidente del Consiglio e che impegnava la giunta e l’Amministrazione comunale ad avviare questo iter affinchè questa importante possibilità venisse garantita anche nel nostro Comune – commenta l’assessore Valentina Baricordi -. I dipendenti dell’Anagrafe spiegano con sensibilità, precisione e discrezione il progetto “Una scelta in Comune” ad ogni cittadino interessato». In questo modo, la Città del Barbarossa si piazza al secondo posto nel nostro territorio per numero di dichiarazioni registrate (1.010). In cima alla classifica, infatti, c’è Castel San Pietro (1.196), mentre al terzo posto è presente Ozzano Emilia (584). Al quarto c’è Imola (512) e, infine, Dozza (109).
I cittadini residenti nei Comuni nei quali non è possibile rivolgersi all’Anagrafe, possono comunque manifestare la propria intenzione in altri modi. Primo, richiedendo il modulo alla Ausl di appartenenza. Secondo, firmando l’atto olografo dell’Aido (Associazione italiana donatori di organi, tessuti e cellule). Terzo, compilando e firmando il Tesserino Blu consegnato dal ministero della Salute nel 2000 oppure le tessere distribuite dalle associazioni di settore, che vanno sempre portate dietro. Quarto, scrivere su un foglio libero la propria volontà, inserendo i dati anagrafici, la data e la firma e custodendo questo foglio tra i documenti personali. In tutta la Provincia di Bologna, sono 37 gli enti locali in cui questa possibilità è stata attivata e sono 71.915 le dichiarazioni raccolte, a cui si aggiungono altri 39.596 cittadini che si sono rivolti all’Aido per esprimere la propria volontà.
gi.gi.
Approfondimenti e la tabella con le volontà espresse nel nostro territorio su «sabato sera» del 19 aprile.
Nella foto: il manifesto della campagna «Una scelta in comune»