Basket, l”ex Virtus Imola Mauro Bonaiuti parla della volata a tre in C Gold
Quarant’anni e non sentirli. Ovvero, sentirli un po’ meno degli altri, grazie ad un fisico che glielo permette e che si è risparmiato per tre stagioni, sfruttando, suo malgrado, una squalifica comminata nel settembre 2014. Mauro Bonaiuti è tornato in pista col Pontevecchio, ma in estate è stato ad un passo dal rivestire il giallonero della Vsv Imola. «Bonna» sbarcò al Ruggi nell’estate del 2002, in B1: un 24enne pieno di energia che si fece subito amare dalla tifoseria virtussina. Lo scelse Stefano Salieri, che ne conosceva a memoria pregi e difetti e chiuse l’anno come miglior marcatore, a oltre 14 punti di media. Arrivarono i play-off e l’eliminazione contro il Trapani al primo turno. Miglior marcatore imolese anche il secondo anno, con quasi 18 punti ad ogni partita, prima di fare le valigie. «Ho ricominciato a giocare perché avevo ancora tanta voglia, credo che in pochi l’avrebbero fatto alla mia età, dopo tutto questo tempo di inattività. Imola per me ha rappresentato gli anni più belli della mia carriera: per il posto, per la gente, e anche per le gratificazioni a livello personale. Un periodo che mi ha forgiato».
Il contatto con la Virtus Spes Vis c’è effettivamente stato?
«Avranno fatto delle considerazioni sull’età e sulla lunga inattività, che ci possono stare. Io comunque avrei rischiato su di me…».
E la C Gold di adesso come ti sembra?
«Prima di entrare nei meccanismi del Pontevecchio, non avevo mai visto una partita di serie C. Il basket in questi anni è peggiorato tanto a tutti i livelli e spero che ci stiamo un po’ riprendendo. Ho notato tanta fisicità e pochissima tecnica: ecco perché giocatori come me, come Dordei oppure Casadei, anche se avanti con gli anni, possono ancora essere protagonisti. Fiorenzuola, Ozzano e Imola avevano il destino scritto. Mi sembra che ai vertici, assieme alla Salus, manchi un po’ il Bologna Basket».
Ozzano si è preso la rivincita in Coppa, però la batosta casalinga contro Fiorenzuola che ha deciso il primo posto, è stata pesante. Te lo aspettavi?
«Credo che la classifica attuale rispecchi l’esatta forza delle tre regine. Fiorenzuola, per come l’ho vista io, è una spanna sopra, visti anche i giocatori che hanno inserito ultimamente».
Pregi e difetti delle prime tre?
«Fiorenzuola mi sembra la favorita, per il roster completo e per le capacità di un allenatore come Lottici. Ozzano è una squadra solida: molto fisica, anche negli esterni, e mette in campo una intensità difensiva di alto livello. Forse i Flying Balls hanno qualche carenza in attacco, ma è un bel gruppo, allenato bene, con giocatori che si conoscono da tanto tempo. Infine Imola, molto forte sotto canestro, ma con un pacchetto esterni che mi ha impressionato meno rispetto alle altre due».
Ozzano comunque ha battuto Fiorenzuola in Coppa, quindi…
«Quindi significa che in una partita secca può succedere di tutto e che bisognerà stare molto attenti ai play-off, perché in una serie corta possono nascere delle sorprese. L’esito finale è ancora aperto per tutte e tre e se alla fine dovessero trionfare Imola oppure Ozzano, non mi meraviglierei più di tanto».
Il fattore campo può essere decisivo in questo girone?
«Imola e Ozzano partono con qualcosa in più, sono luoghi storici e un leggero vantaggio c’è».
p.z.
L”articolo completo su «sabato sera» del 5 aprile.
Nella foto: Mauro Bonaiuti insieme a Stefano Salieri ai tempi della Virtus Imola nella stagione 2002/2003