Medico condannato in appello per falsa diagnosi al mafioso, in primo grado era stato assolto
Sentenza a sorpresa in Corte d”Appello a Bologna: Mauro Menarini, ex primario dell”Unità spinale del centro di riabilitazione di Montecatone, è stato condannato ad un anno e sei mesi per falsità ideologica in atti pubblici. In primo grado, tre anni fa, il medico era stato assolto. Menarini doveva rispondere dell”accusa di aver certificato una patologia irreversibile della spina dorsale ad un mafioso, Silvio Balsamo, che così risultava invalido anche se non lo era. Grazie a quei certificati Balsamo poté uscire dal carcere e ottenere pure la pensione dell’Inps e un alloggio Acer a Imola, prima di morire suicida nel 2010.
Quello stesso anno Menarini, all”epoca il primario di Montecatone, venne arrestato al termine di una clamorosa indagine guidata dal pubblico ministero Valter Giovannini. Tre anni fa il medico venne assolto in primo grado in base all”articolo 530 comma 2, la “vecchia” insufficienza di prove, ma Giovannini ricorse in appello contro la sentenza. E la scorsa settimana i giudici della Corte d”Appello hanno dichiarato prescritti alcuni reati riferiti al 2001, ritenendo invece Menarini responsabile delle condotte più recenti, del 2005 e 2006. Il medico si era sempre difeso dicendo che si era trattato di un errore di diagnosi e non di una sua precisa scelta dalla quale aveva avuto un qualche tornaconto.
Da ricordare che, al termine di un periodo di sospensione cautelare, Menarini all”epoca venne licenziato dalla Montecatone Spa per giusta causa, a seguito del quale avviò un contezioso impugnando il licenziamento, che si concluse con un accordo extragiudiziale prima della sentenza del giudice del lavoro.
l.a.
Mauro Menarini all’epoca della sua attività come primario di Montecatone