Cinema, bella panoramica su alcuni film girati a Imola e dintorni
Sono da poco stati assegnati i David di Donatello, gli «Oscar» del cinema italiano e noi vogliamo divertirci a ricordare alcuni film per il grande schermo che sono stati girati nel nostro territorio.
Il più famoso è senz’altro La Cina è vicina, che Marco Bellocchio girò a Imola e Dozza tra ottobre e novembre 1966. Sul sabato sera del 5 novembre 1966 si legge: «Si girano gli interni a palazzo Tozzoni, che raffigura la casa gentilizia dei tre fratelli sulle cui vicende è imperniato il film, e nei locali dell’ex liceo scientifico, trasformato in sede di una sezione del Partito socialista. Alcune scene sono state girate alla Rocca, nella parte non restaurata e ancora sistemata alla maniera di un carcere. Altre saranno riprese in esterni al parco, a Dozza, alla Sala dell’Enal e a Faenza, nel teatro Masini».
Quasi cinquant’anni dopo uno dei protagonisti, Paolo Graziosi, torna a Imola per girare un altro film importante, vincitore di numerosi premi: nell’ottobre 2014 la città diventa il set di Veloce come il vento diretto da Matteo Rovere e interpretata anche da Stefano Accorsi e Matilde De Angelis. Il film è stato prodotto da Fandango e Rai Cinema e ha portato la troupe a girare in vari luoghi della città: da viale Dante alla piscina, dal Piratello al parcheggio di viale Rivalta. E, ovviamente, in autodromo, essendo la storia ambientata nel mondo del Campionato Italiano Gran Turismo. Prima, però, Imola era stata set di altri due film che vale la pena citare: Uno su due, con Fabio Volo, girato a gennaio 2006, e Il soffio dell’anima, girato a maggio 2007. Il primo, diretto da Eugenio Cappuccio, ha visto come set ancora la piscina e viale Dante, nonché l’ospedale di Montecatone. Il secondo, invece, è il film tratto dall’omonimo romanzo di Valentina Lippi Bruni. Diretto da Victor Rambaldi, è stato interpretato da Flavio Montrucchio e Raffaello Balzo.
Spostandoci da Imola, ma rimanendo nel nostro territorio, impossibile non nominare il film Gli Asteroidi, che il regista Germano Maccioni ha girato a Ozzano nell’estate 2016. Sulle colline di Castel San Pietro, invece, è stato ambientato, per raccontare la strage di Marzabotto L’uomo che verrà di Giorgio Diritti. La chiesa e il cimitero nei quali furono raggruppati e poi sterminati quasi ottocento abitanti di quel paese sono stati ricostruiti nella frazione di Varignana, utilizzando la Cappella, una piccola chiesa sconsacrata nei pressi di Casalecchio dei Conti, e l’annesso cimitero. Protagonista è la piccola Greta Zuccheri Montanari assieme ad Alba Rohrwacher, Maya Sansa e al faentino Claudio Casadio. Una parte l’ha avuta anche l’attrice di Castel San Pietro Laura Pizzirani mentre tante sono state le comparse scelte tra la popolazione locale.
Il sito www.cineturismo.cinetecadibologna.it segnala due film girati a Castel San Pietro: Teresa, uscito nel 1987 per la regia di Dino Risi, con Serena Grandi che interpreta una camionista innamorata di Gino (Luca Barbareschi), e La settimana della sfinge, uscito nel 1990 per la regia di Daniele Luchetti, con Margherita Buy, Paolo Hendel e Silvio Orlando. E uno girato a Medicina, alla Stazione Radioastronomica: nientemeno che Deserto rosso di Michelangelo Antonioni, uscito nel 1964 con una straordinaria Monica Vitti. Lo stesso sito segnala anche un film girato a Imola, Bagnacavallo, Brisighella, Lugo e Russi e uscito nel 1947: diretto da Duilio Coletti, si intitola Il Passatore, ha tra gli sceneggiatori Tullio Pinelli, Federico Fellini, Duilio Coletti, Cesare Zavattini e Ugo Betti, ed è interpretato tra gli altri da Rossano Brazzi e Valentina Cortese.
r.c.
L”articolo completo, le locandine, le scene e le schede dei film su «sabato sera» del 29 marzo.
Nella foto: la locandina e una scena di «Veloce come il vento», film girato a Imola con protagonista Stefano Accorsi