Spazio, gli echi radar della Tiangong-1 raccolti dalla Croce del Nord
Continua il monitoraggio quotidiano della Tiangong-1 da parte dei ricercatori della Stazione radioastronomica di Medicina. Il radiotelescopio Croce del Nord viene utilizzato come parte ricevente di un radar bi-statico, che rileva e rielabora gli echi radar riflessi dalla stazione spaziale cinese che sta ricadendo sulla Terra.
Per riuscire a catturare la riflessione delle onde radio sulla Tiangong-1 (i cosiddetti echi radar), questa viene irradiata da un trasmettitore che è stato appositamente costruito dalla ditta Essat di Bagnara di Romagna, a dimostrazione che una buona sinergia tra ricerca ed industria riesce a portare buoni risultati.
I dati di Medicina sono poi condivisi con quelli degli altri sensori nazionali ed europei, ottici e radar, che partecipano al progetto Space sourveillance and tracking, per la sorveglianza e il tracciamento dei detriti spaziali. La fusione dei dati ottenuti da questa sofisticata rete di sensori, migliora considerevolmente la conoscenza della traiettoria e l’accuratezza delle stime dell’area di rientro della stazione spaziale cinese.
La Tiangong-1 infatti sta procedendo nella sua caduta incontrollata, talvolta attraversando la nostra penisola sotto i 44 gradi di latitudine, cioè rimanendo sempre a sud dell”Emilia romagna. Le ultime stime prevedono come momento del rientro domenica 1 aprile alle 2.12 della notte, ma con una variabilità ancora alta. Solo domani pomeriggio si saprà con certezza ora e luogo. In questo momento la Tiangong-1 sta letteralmente rotolando, cioè ruotando su se stessa nel rapido avvicinamento con l”atmosfera.
r.c.
Nella foto l”immagine dell”area interessata dalla caduta della Tiangong-1 pubblicata sul sito della Protezione civile