Illuminazione pubblica, a Castello la società Solaris sostituirà mille lampade in dieci anni
La società in house Solaris, della quale il Comune di Castel San Pietro è socio di maggioranza con il 70% e che gestisce diversi servizi per conto dell’ente locale (Erp, refezione e cimiteri), è stata confermata come gestore del nuovo contratto di gestione degli impianti di illuminazione pubblica di Castel San Pietro per altri 10 anni.
Il contratto, presentato ed approvato in Consiglio comunale la scorsa settimana, partirà dal 1° aprile e proseguirà fino al 31 dicembre 2027 (fino al 31 marzo di quest’anno la gestione è sempre di Solaris, ma in deroga rispetto al precedente contratto scaduto a fine 2017). La novità riguarda il tipo di contratto, che prevede non solo la fornitura e la manutenzione ordinaria degli impianti di illuminazione, ma anche quella straordinaria (che di volta in volta l’Amministrazione potrà scegliere di affidare a Solaris o ad altra realtà) e gli investimenti per interventi di efficientamento energetico volti a ridurre i consumi e le emissioni inquinanti. «Un Comune può usufruire di una società in house solo se la proposta contrattuale è migliorativa rispetto ad una soluzione Consip (la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana, ndr) – precisa il presidente del Consiglio comunale Stefano Trazzi, con delega ai progetti strategici in materia energetica –. L’Amministrazione comunale ha puntato su una soluzione che consentirà di riversare tutti i risparmi energetici conseguiti su interventi di investimento sulla rete dell’illuminazione pubblica, come già attuato per il bando relativo al riscaldamento dei fabbricati comunali.
Nel dettaglio, nei prossimi dieci anni sul Sillaro saranno sostituite mille lampade (su 4 mila punti luci totali) ad elevato consumo con altrettante soluzioni a led a maggiore risparmio energetico, come già avvenuto un annetto fa per i lampioni del parcheggio dell’ospedale. Inoltre, verranno sostituite 482 lampade obsolete e non a norma e installati quattro nuovi riduttori di flusso per abbassare il consumo di luce e l’inquinamento luminoso nelle ore notturne. «Rispetto ai consumi del 2016 si prevedono risparmi annui compresi fra i 460 mila e 340 mila chilowattora, con un risparmio di emissioni di anidride carbonica fino a 1,8 quintali in meno all’anno – conta Trazzi –. Economicamente dal sesto anno di contratto il risparmio è quantificabile in 22 mila euro in meno annui per i restanti 5 anni di contratto. A quel punto, l’Amministrazione comunale in carica potrà decidere se abbassare il canone o aumentare gli investimenti per l’efficientamento energetico. Inoltre, aumentando gli utili di Solaris aumenta anche la quota nelle tasche dell’Amministrazione, socia della società in house. Significa un aumento dei fondi da investire in altri efficientamenti o accantonare».
mi.mo.
L”articolo completo su sabato sera del 29 marzo.
Nella foto: i lampioni già sostituiti l”anno scorso nel parcheggio dell”ospedale