Sciopero contro supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta
Continua la battaglia dei sindacati contro le aperture di supermercati e centri commerciali durante le giornate festive. In occasione di Pasqua e Pasquetta, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil dell’Emilia Romagna hanno proclamato uno sciopero per domenica 1 e l’astensione dal lavoro per lunedì 2 aprile, invitando «i lavoratori del commercio e gli addetti di tutte le attività svolte all’interno dei centri commerciali ad aderire».
Nel nostro circondario non si hanno notizie di attività che rimarranno aperte il giorno di Pasqua, mentre a Pasquetta operativi Famila, Obi, Lidl e Pam a Imola e il Mercatone a Toscanella di Dozza.
«La disponibilità al lavoro festivo è una scelta libera e autonoma di lavoratrici e lavoratori – precisano i sindacati -. Recenti sentenze confermano questa nostra impostazione, secondo la quale il datore di lavoro non può imporre al dipendente di lavorare in una giornata festiva e definisce illegittima l”eventuale sanzione disciplinare a punizione del rifiuto al lavoro festivo, se non vi sia stato preventivamente un assenso di quest’ultimo».
Questa la posizione portata avanti sin dalla liberalizzazione degli orari del commercio introdotta nel 2011 con il decreto «Salva Italia». Nell’ultima legislatura una proposta era stata presentata in Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato, ma si ipotizzava «la chiusura in sole 6 festività, sostanzialmente non risolveva il problema».
«Le liberalizzazioni sono sbagliate – concludono i sindacati -, non aiutano la crescita economica, non creano nuova occupazione, producono dumping tra piccola e grande distribuzione, svendono le festività, svuotano i centri storici delle città a favore delle cittadelle del consumo, sviliscono la qualità del lavoro spezzettando la prestazione lavorativa e costringendo i dipendenti ad orari ben poco concilianti con le necessità di riposo».
Allo sciopero ha dato il suo sostegno anche il Partito comunista italiano di Bologna per la dignità del lavoro e invitano i “consumatori a disertare i centri commerciali nelle giornate dell”1 e 2 aprile”.
r.c.