Bracconiere sorpreso dalla polizia provinciale mentre caccia i cinghiali
Gli agenti della polizia provinciale della Città metropolitana di Bologna l’hanno sorpreso all’interno di un capanno agricolo abbandonato nei pressi di Tossignano mentre, dopo aver sparso della pastura, imbracciava una carabina calibro 22 con ottica di precisione con un colpo in canna. Sebbene sul posto non siano state trovate carcasse di animali, il sospetto è che si trattasse di un bracconiere, un anziano del luogo, che utilizzava il capannone sia per celarsi mentre sparava, sia per squartare senza essere visto gli animali a cui avrebbe sparato.
Dopo diversi appostamenti, gli agenti l’hanno sorpreso nella serata di giovedì 15 marzo. In zona hanno trovato i resti di pasture, vere e proprie esche alimentari a base di granturco, di cui vanno ghiotti i cinghiali. Peccato che quando è stato visto non era possibile esercitare l’attività venatoria (sono previsti solo i piani di controllo al cinghiale, ma sono comunque coordinati dalla polizia provinciale).
Per questo motivo, l’anziano, che è in possesso del regolare permesso di caccia, è stato denunciato per esercizio di attività venatoria in un periodo non consentito (reato punito con l’arresto da 3 mesi a 1 anno oppure con l’ammenda da 929 a 2.582 euro) e per utilizzo di arma non consentita per la caccia (è prevista una sanzione fino a 1.549 euro). Inoltre, al cacciatore sono stati sequestrati la carabina, le munizioni e un coltello per l’eviscerazione e lo squartamento di ungulati.
gi.gi.
Nella foto: carabina calibro 22 con ottica di precisione