Calcio, parla l”ex bomber dell”Imolese Actis Dato: «Ferretti deve riportarla in serie C»
L’ultima volta che l’Imolese ha incontrato il Sansepolcro, si giocava al Buitoni (sì, lo stadio di epoca fascista fu costruito proprio con il contributo del famoso pastificio) e nell’Imolese militava quel Sergio Actis Dato che, con 61 reti distribuite fra C2 e D, è attualmente il capocannoniere della storia moderna (ufficiale, con numeri e dati esatti) dei rossoblù.
Domani l’Imolese (ore 14.30) andrà invece a Città di Castello (il «Buitoni» è in ristrutturazione) ma poco importa, visto che in quel campionato ’96/97 i rossoblù giocarono (perdendo 2-0) anche a Città di Castello in quello che fu il primo dei 6 anni imolesi di Actis Dato, uno che l’Imolese, pur non vedendola dal vivo da un pezzo, ce l’ha ancora nel cuore. «Sono orgoglioso di essere colui che finora ha segnato di più nell’Imolese – parola di Sergione -, visto che sono molto legato a Imola: aver scritto un pezzo di storia della società mi fa molto piacere, anche se ovviamente adesso tutto è cambiato dai miei tempi e magari la storia dei colori rossoblù forse non interessa più di tanto».
Gustavo Ferretti ti sta insidiando con 53 reti al suo attivo.
«Non credo possa essere considerato un bomber di categoria, cioè valido solo in serie D. Come capitò a me, se uno sale, mantenendo l’ossatura di squadra, continua a segnare. Auguro a Ferretti di superarmi anche in questa stagione, a patto che i suoi gol servano all’Imolese per tornare nei professionisti, dove la società e la città meritano di stare: Spagnoli, che ho affrontato ai tempi del Cervia quando io giocavo nel Fusignano, ha fatto grandi sforzi e spero vengano premiati. Quello che è capitato l’anno scorso è stato davvero un brutto film, spero che stavolta tocchi agli altri vivere quello che capitò all’Imolese nella passata stagione. E’ da parecchio tempo che non torno a vedere l’Imolese, magari vengo se ci sarà da festeggiare all’ultima giornata».
Cioè domenica 6 maggio, quando arriverà un certo Forlì, un nome che fa riavvolgere il nastro allo spareggio promozione di Lugo, stagione ’98/99.
«Portare più di 1.000 persone di Imola in trasferta, con lo stadio del Baracca pieno zeppo con 4.000 persone è qualcosa di indimenticabile: vincere così, dominando quello spareggio, fu qualcosa di super, sarei strafelice se potesse succedere qualcosa di simile all’ultima di campionato. In quel caso ci sarò di sicuro…».
E un grande gruppo non dimentica se stesso, neppure 20 anni dopo.
«Infatti ci troveremo la prossima settimana tutti assieme alla Tavernetta da Fusari per ricordare quella vittoria e la butto lì, se l’Imolese riuscirà a tornare in serie C sarebbe bello organizzare un’amichevole fra noi vecchie glorie e la squadra attuale per festeggiare il ritorno fra i professionisti. Credo sarebbe un piacevole amarcord…».
an.mir.
L”articolo completo su “sabato sera” in edicola del 15 marzo.
Nella foto (Isolapress): Sergio Actis Dato con la maglia dell”Imolese