Vaccinazioni e scuola, l”Ausl invia 472 raccomandate ai bambini e ragazzi ancora non in regola
Prosegue l’iter di applicazione della legge nazionale che ha reso obbligatorio il fatto di essere in regola con le vaccinazioni per poter frequentare asili e scuole. Il non rispetto della legge comporta, per i bimbi da 0 a 6 anni, la non ammissione a nidi e materne, mentre per elementari e medie, per la fascia di età 6-16 anni, è prevista una sanzione pecuniaria che va da 100 a 500 euro, in base al numero di vaccinazioni omesse.
Il 10 marzo era il termine entro il quale i genitori dovevano presentare a scuola la documentazione che attestava l’avvenuta vaccinazione (il certificato vaccinale oppure la lettera dell’Ausl con l’appuntamento fissato) o l’esonero per gravi motivi di salute. Ma, a differenza di quanto sta avvenendo in altre regioni, dal 10 marzo sul nostro territorio le porte di nidi e materne non si sono immediatamente chiuse ai bimbi non in regola, così come non sono subito scattate le sanzioni per le famiglie dei bimbi che frequentano le scuole dell’obbligo.
L’Ausl di Imola chiarisce proprio questo punto. «Il 10 marzo – ci spiegano – non era la data a partire dalla quale sarebbe stata interrotta la frequenza dei bimbi non in regola. Il termine valeva per quei genitori che all’inizio dell’anno scolastico hanno presentato alle scuole l’autocertificazione, rimandando a un momento successivo la consegna del certificato vaccinale oppure della lettera che comprovava l’appuntamento fissato con l’Ausl oppure la dichiarazione del pediatra che attestava l’esistenza di specifiche condizioni cliniche che esoneravano il soggetto dall’obbligo vaccinale».
Dunque sarà ancora necessario un po’ di tempo, prima di arrivare all’esclusione dei bimbi non in regola da nidi e materne. Per quanto riguarda la fascia di età 6-16 anni la situazione è la seguente. «Abbiamo spedito 1.393 inviti – dettaglia l’Ausl – e non si sono presentati in 222. Da questa settimana cominceremo quindi a inviare le raccomandate con ricevuta di ritorno per fissare i colloqui». L’Ausl fornisce anche i dati sui livelli di copertura vaccinale. «Stiamo raggiungendo ottimi livelli. Gli ultimi dati, a fine 2017, indicano che, per quanto riguarda le vaccinazioni obbligatorie da effettuare entro un anno di età del bambino, la copertura è al 98,4 per cento, mentre sulle vaccinazioni obbligatorie a due anni di età siamo al 96,9 per cento».
La situazione imolese rispecchia quella dell’Emilia Romagna. In un comunicato diffuso nei giorni scorsi la Regione non ha evidenziato criticità sugli adempimenti vaccinali. «Tutto sta procedendo secondo la tabella di marcia prevista – vi si legge – e i percorsi di recupero dei bambini e dei ragazzi non ancora in regola stanno andando avanti, sulla base della programmazione definita dalle Aziende sanitarie». Soddisfatto l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi. «Aver approvato una legge regionale sull’obbligatorietà dei vaccini prima di quella nazionale – ha sottolineato – ci ha permesso di giocare d’anticipo, sia sul fronte organizzativo sia su quello delle coperture vaccinali».
lo.mi.
L”articolo completo su “sabato sera” in edicola dal 15 marzo.
Nella foto: immagine d”archivio