Fauna selvatica “non tutelata”, risarcimenti e finanziamenti per agricoltori e allevatori
L”Emilia Romagna cambia le regole per quanto riguarda i diritti di agricoltori e allevatori colpiti da fauna selvatica protetta ma anche da quella non tutelata. La novità è stata presentata in settimana in una delibera di Giunta regionale.
Previsti rimborsi fino al cento per cento per i danni subiti da agricoltori e allevatori ma anche finanziamenti per interventi di prevenzione come reti metalliche o elettriche, dissuasori e cani da pastore per la protezione delle greggi. Sono compresi anche il rimborso dei capi uccisi e le cure veterinarie per quelli feriti. Le spese per la protezione delle produzioni vegetali, invece, interessano le recinzioni perimetrali sia contro i selvatici sia anti-uccelli, ma anche i dissuasori faunistici, come i cannoncini acustici o i palloni per la difesa da storni, gazze e cornacchie.
L”Emilia Romagna diventa così la prima Regione in Italia che riconoscerà agli agricoltori, senza i limiti previsti dai cosiddetti “de minimis”, i contributi relativi ai danni provocati non solo dalle specie selvatiche protette, ma anche da quelle non tutelate che vivono in “zone protette”, come Parchi e Riserve naturali, Oasi di protezione della fauna e zone di ripopolamento e cattura presenti nel territorio regionale.
“Si tratta di un notevole risultato – ha affermato l”assessore regionale all”Agricoltura Simona Caselli -. Grazie a un lavoro d’intesa con la Commissione europea, si apre una strada che ci vede primi in Italia, nell’ampliare le garanzie per le aree coltivate. Oggi solo per le specie protette e per quelle che vivono nelle aree tutelate si esce dal regime ”de minimis”, che prevede massimo 15 mila euro nell”arco di tre anni elevabili a 30 mila nel caso di danni provocati da uccelli ittiofagi, e i contributi potranno essere erogati fino al 100 per cento dei danni subiti”.
“Si aprono nuove strade, che ampliano le garanzie per le aree coltivate”aggiungono i consiglieri regionali Francesca Marchetti e Roberto Poli.
mi.mo
Nella foto: un cinghiale, dal sito della Città metropolitana di Bologna
bene i finanziamenti per interventi di prevenzione e contributi per i danni subiti, ma per lo sterminio di fauna selvatica, compresa quella minore ed ittica, causato dagli agricoltori mediante l’uso di pesticidi, chi paga??….. Ne parleremo solo quando sarà completamente estinta??…. Siamo alle solite, conta solo il danno economico alle attività umane, ma si ignora quello naturale, molto, molto più importante: come sempre piangeremo sul latte versato quando sarà troppo tardi!