Nasce il “Brevetto cicloturistico” per apprezzare i nostri territori
In bici è più facile conoscere a apprezzare un territorio, le sue bellezze e le sue bontà (anche enogastronomiche). Da questo prende avvio il Brevetto cicloturistico, una nuova iniziativa che coniuga la scoperta e fruizione del territorio con il ciclismo, presentata presso la sala Ayrton Senna dell”autodromo da Erik Lanzoni, direttore di Imola Faenza Tourism Company, la società pubblico-privata controllata da Conami che comprende i dieci comuni del circondario imolese e i sei faentini.
Preso atto che il turismo ciclistico ed il suo indotto producono un fatturato di 44 miliardi di euro di cui solo 4 ricadono in Italia, IF in collaborazione con strutture ricettive, negozi di ciclismo e un gruppo sportivo, ha elaborato il progetto per un Brevetto cicloturistico. Esperienze di questo tipo già esistono, soprattutto nel nord e in Toscana ed aumentano i collezionisti degli attestati che dimostrano la partecipazione. Una sorta di Giro d’Italia cicloturistico di cui anche le nostre zone entrano a far parte.
In dettaglio, si tratta di un percorso di 205 chilometri da effettuare in cinque o sei giorni (anche meno per i più avvezzi), che tocca le principali eccellenze dei territori tra Emilia e Romagna, per gruppi o singoli che vogliono immergersi tra boschi, borghi e crinali, musei e luoghi storici. Il tutto con l”ausilio tecnologico di un App da scaricare all”atto dell”iscrizione e un navigatore che permettono di marcare in cinque check point e testimoniare l”avvenuto passaggio.
Partendo dall”autodromo (ma si può iniziare da un punto qualsiasi) il percorso si snoda attraverso Dozza, Tossignano, Monte Battaglia, Castel del Rio, Monte Mauro, Casola Valsenio, Fontana Moneta, Monte Romano, Riolo, Oriolo dei Fichi, Faenza dando la possibilità ai cicloturisti di conoscere i molteplici aspetti, da quelli enogastronomici a quelli storici, termali e di benessere, geologici, artistici e artigianali.
I luoghi. La Vena dei Gessi di Romagna, il Museo della Guerra, i luoghi delle battaglie partigiane e alleate sulla Linea Gotica, il Muro Dipinto, il Museo della Ceramica, il Cardello, le grotte, i borghi caratteristici come Brisighella e Casola Valsenio col suo Giardino delle Erbe officinali, le terme di Riolo, Brisighella e il Villaggio della Salute Più, l”Enoteca regionale sono solo parte di quanto i fruitori del Brevetto potranno conoscere nel tempo che riterranno utile impiegare.
La proposta è stata illustrata agli operatori turistici che volessero aderire all”iniziativa per la ricezione organizzata dei brevettandi e il direttore Lanzoni ha specificato che l”App in dotazione darà indicazioni su cosa c”è da vedere, quali eventi nel periodo e soprattutto quali sono e come sono organizzate le strutture ricettive, alberghi o agriturismi, dove alloggiare o semplicemente mangiare.
E” previsto un disciplinare per le strutture che aderiscono, affinché garantiscano oltre alla logistica e ristoro anche la possibilità di piccole riparazioni, assistenza meccanica e l”utilizzo di guide. A questo proposito il maestro di Mtb della Federazione ciclistica italiana, Fabio Gioiellieri, che con il suo gruppo sportivo Appennino Bike partecipa all”iniziativa, ha garantito il servizio per quanto riguarda la sicurezza dei ciclisti e nel fornire tutte le informazioni sui luoghi. Il progetto è il primo di questa portata in Regione ed è già stato presentato alla Bit di Milano ai tour operator del settore. Prossimi passi per farsi conoscere, l”Itb di Berlino e il Bmt di Napoli, le maggiori rassegne europee di turismo.
Il Brevetto è pensato per gruppi di persone che non intendono pedalare a testa bassa, non a professionisti della bici, ma a quelli che vogliono godere con tutti i sensi quanto offre un territorio vario e ricco come il nostro. Uno sviluppo possibile è quello che offrono le E-bike, le bici elettriche o a pedalata assistita, che stanno prendendo sempre più piede, soprattutto tra chi non più nel fiore degli anni vuole comunque vedere luoghi interessanti. La minor difficoltà a pedalare può così portare anche interi gruppi familiari a percorrere i 205 km, fermandosi nelle strutture che offrono ospitalità. Naturalmente si dovranno prevedere anche punti per ricaricare le batterie delle bici e tutto dipenderà dallo sviluppo del Brevetto.
I primi passi, assieme a quelli di Appennino Bike, sono stati compiuti nell”ottobre 2017 per collaudare il percorso che passerà attraverso sentieri sterrati preesistenti, strade bianche e asfalto, per dare operatività al Brevetto a giugno di quest’anno.
n.v.
Nella foto: ciclisti, dal sito di If Imola faenza Tourism Company