Il Cda dell”Asp è tutto al femminile, presidente l”avvocato Renata Rossi Solferini
L’Asp, Azienda servizi alla persona, del circondario di Imola ha un nuovo consiglio di amministrazione e un presidente. L’assemblea dei sindaci ha nominato Claudia Buttazzi, Marisa Brini e Renata Rossi Solferini, che a loro volta, come prevede lo statuto, hanno nominato quest’ultima presidente e Brini vice.
“Stavano per scadere i giorni di proroga per la nomina di un nuovo Cda e soprattutto del presidente dell’Asp, non potevamo lasciare l’istituzione senza legale rappresentante, quindi come assemblea dei sindaci ci siamo riuniti e abbiamo proceduto” spiega Onelio Rambaldi, sindaco di Medicina e presidente della Giunta del Circondario dopo le dimissioni del collega di Imola, Daniele Manca. L’idea era attendere il successore del Comune più grande ma non c’è tempo.
L’Asp gestisce i Servizi sociali e Socio sanitari dei Comuni di Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel Del Rio, Castel Guelfo, Castel San Pietro Terme, Dozza, Fontanelice, Imola, Medicina e Mordano. Gli ambiti in cui opera l’Asp, che oggi conta circa 180 dipendenti e un bilancio di poco meno di 20 milioni di euro, sono numerosi e complessi Come già dichiarato da tempo, il nuovo Cda è più “snello” del precedente: solo da tre persone e non più cinque. Renata Rossi Solferini, imolese, di professione è avvocato, con un’esperienza sul fronte dei minori; Claudia Buttazzi, medicinese, dirige la farmacia di Sfera a Villafontana; Marisa Brini, castellana, è forse la più nota delle tre dato che in passato è stata presidente della Pro loco.
“Il Cda è pienamente in carica e può lavorare. Gli indirizzi per impostare il bilancio preventivo erano stati già dati prima della scadenza del Cda precedente, i Comuni si sono impegnati a erogare almeno le stese risorse dell’anno precedente. Poi c’è il direttore, che è sempre Stefania Dazzani”. Rambaldi ritiene che l’Asp abbia svolto sinora un buon lavoro: “E il miglior biglietto da visita per le gestioni associate dei Comuni per noi del Circondario. Per questo ho chiamato il Cda precedente, a partire dalla presidente Gigliola Poli, per ringraziarlo”.
La notizia della nomina, arrivata “per vie non istituzionali”, ha lasciato perplessi i sindacati Cgil Cisl Uil territoriali, che hanno chiesto un incontro urgente ai sindaci in merito: “I sindacati sono i portatori dei bisogni dei cittadini e in quanto tali, come più volte sollecitato in altre occasioni, devono essere coinvolti ed informati su tali decisioni, a maggior ragione se riguardano gli organismi dirigenti di un”azienda pubblica così importante per la funzione sociale che svolge nei confronti delle persone in difficoltà del nostro territorio”.