Calamità, un sisma per finta in programma a Castel San Pietro
La città del Sillaro i prossimi 8, 9 e 10 giugno sarà invasa da un «esercito» di circa 800 volontari della Protezione civile, proprio come avviene in situazioni di emergenza dovute a calamità naturali. Niente paura, però: non si tratta di una catastrofe annunciata, bensì dell’esercitazione “Sisma, assistenza alla popolazione e salvaguardia della memoria” organizzata dal secondo raggruppamento dell’Associazione nazionale alpini (Lombardia ed Emilia Romagna), nell’ambito dell’addestramento annuale dei volontari, con il coordinamento locale dell’unità di Protezione civile sella sezione bolognese-romagnola.
Allarme terremoto! Per il 2018 la location scelta è proprio Castel San Pietro. L’emergenza che verrà simulata sarà un terremoto sufficientemente forte, quale «scenario a più alto rischio per il territorio scelto per l’esercitazione, essendo Castello in zona a rischio sismico 2», spiega Guglielmo Dotti, castellano, alpino e coordinatore dell’unità di Protezione civile della sezione bolognese-romagnola. «L’allarme verrà dato venerdì 8 giugno, alle ore 6.30, ipotizzando una scossa sismica di magnitudo 4 della scala Richter, a seguito della quale il sindaco provvederà ad attivare l’emergenza».
A seguito dell’allarme, i volontari cominceranno ad affluire a Castel San Pietro tra la mattina e il pomeriggio dello stesso giorno. I nuclei di Protezione civile della sezione bolognese-romagnola e quelli dell’Associazione nazionale alpini Emilia Romagna (Anarer) saranno invece impegnati già dal 6 giugno per l’allestimento del campo base, che sorgerà nell’area fra via Torricelli e via Avogadro (area di rimessaggio autobus) come previsto dal piano di protezione civile comunale, e del vicino campo di accoglienza e assistenza alla popolazione.
Il campo base e il campo per la popolazione. Il campo base sarà completo di tutti i moduli, dalla cucina ai servizi igienici, dal modulo sanitario a quello psicologico, dal modulo con centrale elettrica a quello per lo smistamento dei liquami. Il campo per la popolazione sarà invece solo accennato, con il montaggio di alcune tende di diversa tipologia e il picchettamento delle piazzole per altre tende, servizi igienici e percorsi del campo. «Lo scopo dell’esercitazione non è montare cento tende – spiega Dotti -, bensì testare la risposta dei volontari in un territorio collinare caratterizzato da vaste aree boschive, calanchi e corsi d’acqua. Le varie squadre, ordinarie e speciali, riceveranno istruzioni precise in busta chiusa il giorno stesso dell’esercitazione». Ad esempio la squadra cinofila dovrà occuparsi delle ricerche di un presunto minore disperso nella zona di monte Cerere. Le successive operazioni di smontaggio, invece, andranno avanti fino al 12 giugno.
AAA sfollati volontari cercansi. Nelle tende montate per la popolazione potranno dormire eventuali famiglie volontarie interessante a fare l’esperienza di evacuazione in caso di calamità. Le scuole ed i cittadini saranno comunque coinvolti a vario titolo durante l’esercitazione.
Gli alpini lasciano il segno. Oltre a fungere da test per i volontari, infatti, la simulazione ha lo scopo di far conoscere al territorio la realtà della Protezione civile, la sua organizzazione ed i mezzi di cui dispone. «Lasceremo un segno tangibile del nostro passaggio – assicura Dotti -. Innanzitutto all’esercitazione seguirà un report pratico con le eventuali criticità emerse, a tutto vantaggio del piano di protezione civile comunale. Poi stiamo pensando alla realizzazione di una pubblicazione snella, contenente consigli ed informazioni utili in caso di emergenza, da distribuire alla popolazione. Infine prevediamo alcuni interventi di miglioria del territorio, come la manutenzione della passerella sul Sillaro, la pulizia del terrazzo naturale sulla Valpadana, con posa di una staccionata a protezione, e il recupero ambientale dell’area con valenza culturale della fornace romana (tra la via Emilia e via Conventino, Ndr). Sarà un grande evento ed una grande opportunità per Castello».
mi.mo
Nella foto: esercitazione di protezione civile