Maltempo, neve e gelo mettono a rischio l”agricoltura. Bruciati dal freddo gli albicocchi fioriti
La perturbazione russa burian che ha portato neve e gelo eccezionali, anche se previsti, nei giorni scorsi sul circondario imolese così come in gran parte della regione ha messo in allerta l”agricoltura locale. Per colpa di un gennaio “caldo”, con temperature massime superiori alla media stagionale di 8-10 gradi, sugli alberi da frutto erano già comparse le prime gemme che ora rischiano di risentire pesantemente delle gelate straodinarie.
“È troppo presto per una stima dei danni, ma preoccupa fortemente il protrarsi del gelo sui campi – commenta Coldiretti Emilia Romagna -. Se queste temperature dovessero continuare a lungo le produzioni nelle zone colpite potrebbero essere compromesse irreparabilmente”.
Stando alle rivelazioni dell”Arpae, tra martedì e mercoledì scorsi nelle zone di pianura le temperature sono scese sotto lo zero di 8 gradi e nelle zone collinari e pedocollinari si è arrivati anche a quota -12. A preoccupare gli agricoltori nostrani sono tanto le piante che già si erano risvegliate, con conseguente ingrossamento delle gemme che stavano maturando per la fioritura, quanto gli ortaggi.
“È successo in diverse zone della Romagna – continua Coldiretti – dove sono fioriti gli albicocchi i cui fiori sono già stati bruciati dalle gelate notturne. Infatti, se un albero da frutta può resistere fino a diversi gradi sotto lo zero, non è così per le gemme e i fiori che risentono pesantemente delle gelate che possono compromettere l’intero raccolto di una annata agraria“.
In crisi anche il settore degli ortaggi, dove verdure quali cavoli, carciofi e broccoli, sono stati prima atterrati dalla neve e poi bruciati dal gelo.
Una valutazione più attendibile del danno, tuttavia, potrà essere fatta solo nei prossimi giorni.
r.c.
Nella foto: un albero congelato per il maltempo, dal sito Coldiretti