Domani a Imola la presentazione del libro “Suzuki RG 500” con moto e piloti
La moto che negli anni ’70 cambiò la storia del motomondiale, che pose fine all’era dei quattro tempi e della gloriosa Mv Agusta 500, che contrassegnò un’epoca, vincendo molto (51 Gran Premi fra il ’75 e l’82) e permettendo ad una gran quantità di piloti, ufficiali e non, di mettersi in evidenza, ora è diventata un libro dal titolo «Suzuki RG 500 – Il Mito nelle corse 1974-1980».
La pubblicazione, firmata da Massimo Cuffiani, verrà presentata domani giovedì 22 febbraio alle ore 20.45 nell’ambito di una serata organizzata da Max Calvi nelle sede imolese della Confartigianato, in viale Amendola 56/D, con ingresso libero fino ad esaurimento di posti.
Nell’occasione alcuni modelli di queste Suzuki, tutte appartenenti all’Imola Classic Racing Team di proprietà del collezionista Francesco Merzari, verranno esposte al pubblico.
«Ne porterò due del ’76 che appartennero a Barry Sheene e Giacomo Agostini, una del ’77 di Teuvo Lansivuori e un’altra del ’79 del Team di Roberto Gallina» ci ha anticipato l’imprenditore imolese Merzari.
La storia. Dotata di un fascino unico e inimitabile, questa leggendaria mezzo litro a disco rotante, spinta da un motore 4 cilindri in quadrato, che esordì nel 1974 con l’inglese Sheene, facendo intravedere subito il suo enorme potenziale, esplose in maniera dirompente nel biennio ’76-77, portando per due volte di seguito lo stesso Sheene sul tetto del mondo. Molti piloti decisero di convertirsi a questa velocissima e sibilante due tempi, a cominciare dal più titolato dei campioni, Giacomo Agostini, che al Mugello nel Gran Premio delle Nazioni 1976, suo malgrado, parcheggiò l’ancora ruggente, ma ormai ansimante, Mv Agusta 4 cilindri in un angolo del suo caravan, per salire appunto in sella alla Suzuki 500 RG, che fra i suoi alfieri, oltre a Sheene, annoverava anche Phil Read.
L’avvento di Kenny Roberts, che con la Yamaha 500 conquistò tre mondiali consecutivi dal ’78 all’80, interruppe solo momentaneamente l’egemonia Suzuki. Che, partendo sempre dalla stessa base motoristica, ritornò prepotentemente a imporsi nel 1981 col pilota spezzino e imolese di adozione Marco Lucchinelli; bissando poi il titolo iridato l’anno successivo con Franco Uncini.
La moto del 1981, col telaio in acciaio, fu poi replicata è venduta ai piloti privati con la sigla Rgb. Con una di quelle ci corse pure per due anni Attilio Riondato, che nel luglio dell’84 concesse a chi scrive l’onore di provarla sul circuito di Misano Adriatico.
«Quando ho iniziato a scrivere questo libro – ha spiegato l’autore del libro Cuffiani – una delle motivazioni che mi hanno spinto a farlo è stata la bellezza estetica e tecnica della Suzuki 500 RG. Ho pensato di contattare alcuni dei piloti italiani che allora andavano per la maggiore, come Lucchinelli, Uncini, Graziano Rossi e Virginio Ferrari. Molto gentilmente si sono resi disponibili a raccontarmi le loro esperienze su questa moto».
I quattro campioni citati da Cuffiani, unitamente a Roberto Gallina, Loris Reggiani, Leandro Becheroni e al faentino Gianni Rolando, sono stati invitati alla serata. Per l’occasione saranno presenti pure anche alcuni giornalisti specializzati.
a.d.p.