I risultati dei servizi aggiuntivi di polizia e carabinieri, il commento della commissaria Cogode
La commissaria prefettizia Adriana Cogode ha visitato ieri la caserma della Compagnia dei carabinieri di Imola in via Morelli e il Commissariato di via Mazzini. Tappe di rito per chi deve amministrare Imola fino alle prossime elezioni di fine maggio.
Raggiunta nella sede dei carabinieri, Cogode preferisce non commentare la recrudescenza di microcriminalità delle ultime settimane (una decina di spaccate notturne e non nei negozi del centro, furti o tentati furti tra case e locali, un’anziana immobilizzata e derubata). In tutti i casi o quasi il bottino è stato di pochi spiccioli ma «l’ondata» preoccupa.
«L’imolese è comunque un territorio molto presidiato» taglia corto Cogode, che aggiunge: «Le operazioni delle ultime settimane della polizia (con i nuclei anticrimine) e dei carabinieri (con i servizi ad alto impatto) non dipendono da quanto accaduto ma da valutazioni di polizia giudiziaria a livello investigativo». Comunque sia, è un fatto che le forze dell’ordine hanno messo in atto un maggior sforzo sotto forma di pattuglie e uomini con i quali hanno controllato, indagato e presidiato tutto il circondario con particolare attenzione ai reati predatori (furti). E i risultati si sono visti. «La distribuzione delle pattuglie è di competenza della gestione concordata tra prefetto e forze di polizia».
Altri particolari nell’articolo sul “sabato sera” di domani giovedì 15 febbraio.
l.a.
Nella foto Adriana Cogode nella sede dei carabinieri parla con il capitano Claudio Gallù, comandante della Compagnia di imola