Neofascismi, firmata e depositata in Regione risoluzione del Pd contro ogni manifestazione nazi-fascista
La Regione Emilia-Romagna non rimane indifferente alla piaga dei neofascismi. E” stata firmata e depositata all”assemblea legislativa una risoluzione promossa dal Pd (primi firmatari Stefano Caliandro e Manuela Rontini) contro ogni manifestazione nazi-fascista.
«Sono sempre piu` frequenti episodi di razzismo in vari ambiti, oltre a numerosi atti vandalici contro monumenti e simboli della memoria antifascista – si legge nel testo della risoluzione, sottoscritto da tutta la maggioranza –. Per questo chiediamo l’impegno della giunta regionale a stigmatizzare atti e comportamenti che richiamano in varie forme al fascismo, ai suoi linguaggi e rituali, alla sua simbologia o che promuovano forme di discriminazione in contrasto con la Carta costituzionale e con i valori della Resistenza e del Risorgimento, sui quali la Regione Emilia Romagna si fonda».
I consiglieri condannano fermamente ogni manifestazione lesiva del carattere democratico della Repubblica e ribadiscono l’impegno ai valori antifascisti da parte delle Istituzioni.
«Chiediamo inoltre di non concedere spazi, patrocini, contributi di qualsiasi natura a coloro che non garantiscano di rispettare i valori della Costituzione, professando o praticando comportamenti fascisti, o che violino le leggi Scelba e Mancino – concludono –. Serve l’impegno dalla Regione per rafforzare nella societa` quella cultura che ha consentito per decenni alla nostra Repubblica di respingere, sia a livello culturale che politico e sociale, ogni rigurgito neofascista e ogni tentazione antidemocratica. E` importante che queste richieste arrivino anche alla Presidenza della Repubblica e ai Presidenti di Camera e Senato».
Non è la prima iniziativa del genere sul nostro territorio. Il 24 febbraio scorso, in biblioteca a Imola, il giornalista sotto scorta Paolo Berizzi ha illustrato la galassia nera italiana in un”iniziativa del cartellone CooperAttivaMente, mentre varie associazioni della società civile stanno raccogliendo le firme per impegnare la politica a un serio contrasto e sabato 10 febbraio scorso sono scese in piazza a Bologna per sensibilizzare sui fatti di Macerata.
Interessante anche lo spunto di riflessione del rabbino capo di Ferrara, Luciano Meir Caro, co-autore del libro Brigata Ebraica insieme a Romano Rossi (Bacchilega Editore, 2017) che ha ricordato alla presentazione del libro sabato 4 febbraio alla sala delle stagioni di Imola come ci sia “un pericoloso negazionismo e un neofascismo che ricordano quelli degli anni in cui furono compiute le deportazioni”.
c.f.