Carrera, Vallisi ancora presidente ma “solo per un anno”
Il direttivo dell”associazione castellana Club Carrera, che gestisce la nota corsa di macchinine a spinta umana che si tiene ogni anno a settembre da oltre sessant”anni, è stato quasi interamente rieletto. Nonostante gli appelli per passare il testimone a nuove facce giovani, infatti, non ci sono state candidature.
Squadra vincente non si cambia, verrebbe da pensare. A votare il presidente Andrea Vallisi sono stati 13 dei 15 team aventi diritto (un team ha espresso altra preferenza, mentre il team Tricolore ha annunciato il ritiro e quindi si è astenuto dalla votazione). Ma – precisa Vallisi – «ho accettato l’incarico da presidente per un solo altro anno, il 2018, per evitare un commissariamento, o qualcosa del genere».
E per evitare sorprese, l’ha fatto mettere a verbale (lo statuto dell’associazione prevede mandati di presidenza da 1 a 3 anni). Oltre al presidente è stato confermato l’intero direttivo ad eccezione di Sandro Tomba e Simone Maglio, irrevocabili sulla già presa decisione di lasciare l’incarico e l’impegno. Il nuovo direttivo 2018, dunque, conta cinque elementi: il presidente Vallisi, il vicepresidente Andrea Tozzi e poi Sabrina Ferri, Marco Schiaffino e Claudio Camporesi. Il problema è che, malgrado le insistenze e gli appelli, non ci sono state candidature.
«Da un lato – continua Vallisi – si tratta di una gratificante dimostrazione di fiducia nei confronti del lavoro mio e dell’intero direttivo, ma dall’altro dispiace che nessuno si sia fatto avanti, nonostante la richiesta mia e degli altri componenti del direttivo di passare il testimone».
Presidente, il fatto che non si sia fatto avanti nessuno denota forse un problema di ricambio generazionale all’interno della Carrera?
«Non esattamente. Piuttosto denota un problema di volontariato. Fanno parte dell’associazione molte persone: considerando le tante figure di cui è composto ogni team saremo duecento associati. Fra questi ci sono molti giovani. La Carrera, infatti, sta vivendo una nuova passione agonistica e tanti giovani castellani vogliono esserci, farne parte. Ma vogliono un ruolo nei team e non nell’organizzazione o nella direzione. E poi ci sono diversi personaggi che conoscono la Carrera e ne fanno parte da anni; magari non corrono più ma non vogliono né lasciarla né mettersi in gioco davvero. Capisco che l’impegno di presiedere l’associazione o far parte del direttivo possa spaventare per l’enorme mole di lavoro necessaria per organizzare la sempre tanto attesa manifestazione… Ma se teniamo alla Carrera bisogna che qualcuno se ne occupi, che ci siano più persone disposte a contribuire con il proprio lavoro volontario. Perché essendo la Carrera una passione, vive di lavoro volontario. Né io né gli altri componenti del direttivo volevamo continuare ancora questo impegno, ma non si è presentata altra scelta e per senso del dovere siamo ancora qui. Ma si tratta di una soluzione estrema, è davvero l’ultimo anno. Ho fatto la mia parte, voglio passare il testimone ed occuparmi a pieno titolo della squadra che alleno, le Ovette».
Cosa potrà cambiare in un solo anno?
«Ho messo a verbale che per fare la Carrera non servono solo i team; spero che qualcuno capisca il messaggio e si metta a disposizione, altrimenti il prossimo anno saremo punto e a capo. Ma senza il Club Carrera non si potrà organizzare la manifestazione».
mi.mo
Nella foto: il presidente del Club Carrera Andrea Vallisi
L”intervista completa è su “sabato sera” dell”8 febbraio.