Fondazione Carisbo in aiuto del Convento dei Frati Cappuccini e del Santuario di Poggio
La Fondazione Carisbo ha deciso di destinare 10 mila euro al Convento dei Frati Minori Cappuccini e 15 mila euro al Santuario della Beata Vergine di Poggio, due edifici oggetto attualmente di impegnativi e costosi lavori di ristrutturazione. A dare la notizia è stato il Comune di Castel San Pietro con una nota.
“Sono due realtà che stanno particolarmente a cuore all’Amministrazione comunale e a tutta la nostra comunità – afferma il sindaco Fausto Tinti -. Il Convento dei Frati Cappuccini è da sempre al centro della vita culturale e sociale, oltre che religiosa, della città”. Invece il Santuario è “strettamente legato a Don Luciano Sarti – ha ricordato Tinti -, che ne fu il rettore, una figura molto amata nel territorio, per la quale è stato avviato il processo di beatificazione, un luogo che potrà essere sempre di più valorizzato all’interno di percorsi turistici, culturali e religiosi”.
“I lavori alla Chiesa del Convento dei Cappuccini sono quasi terminati – precisa la nota del Comune -. Manca solo la tinteggiatura esterna, per la quale si attende, da parte della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio, il parere sul colore da applicare”. L’edificio, risalente al 1640, necessitava di un consolidamento delle tre cappelle laterali poste sul fronte nord, lungo la via Tanari, del costo di oltre 250mila euro, una spesa per la quale i Frati non possono contare né su sovvenzioni, né sull’8 per mille e proprio per questo nei mesi scorsi è stata avviata una raccolta fondi tra cittadini e aziende del territorio col sostegno e la promozione del Comune stesso.
Diversa la situazione del Santuario di Poggio dove occorre risolvere un problema di umidità e infiltrazioni di acqua piovana, che interessa in particolare la facciata a destra dell’ingresso principale, e recuperare anche un antico dipinto murale risalente probabilmente al 1500 venuto alla luce nei mesi scorsi. Un intervento per il quale occorrono in tutto 260 mila euro, in buona parte già finanziati dalla Cei, e per il resto con i contributi anche in questo caso di donatori privati o aziende e della comunità della frazione di Poggio.