Spaccate in centro storico, si riunisce il Comitato per l”ordine pubblico dell”imolese
Sette esercizi commerciali visitati dai ladri in dieci giorni. Un copione che si è ripetuto in tre occasioni e che ha coinvolto locali che si trovano in pieno centro storico o nelle immediate vicinanze, tutti, con ogni probabilità, messi a segno dalle stesse persone. L’ultimo in ordine di tempo si è verificato lunedì 29 gennaio ai danni del «Dive Store» di viale Andrea Costa. Quando il negozio era chiuso per la pausa pranzo qualcuno è entrato dopo aver rotto la vetrina (prima aveva cercato di forzare la porta d’ingresso), poi si è appropriato di una ventina di erogatori e tre fucili da sub, del valore di oltre 6 mila euro, oltre a 30 euro che erano nella cassa. Secondo la polizia pare che nessuno si sia accorto di nulla sebbene la via a quell’ora sia molto trafficata.
Gli altri sei colpi, invece, sui quali stanno indagando i carabinieri, sono stati messi a segno durante la notte e hanno portato più danni ai locali che bottino ai ladri. Identico il modus operandi: una pietra o un oggetto pesante per rompere una vetrina, da cui i ladri si sono introdotti puntando al fondo cassa. Nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 gennaio è toccato all’edicola Martini, al bar Ai Giardini di via Orsini e alla pizzeria Porta Montanara. Dall’edicola Martini hanno preso 200 euro e un vecchio pc portatile, nel bar Ai Giardini, però, hanno tagliato il telo che copre l’ingresso ma poi non sono riusciti a forzare la saracinesca, nella cassa della pizzeria, infine, non c’era nulla, quindi se ne sono andati a mani vuote. A chiamare i carabinieri è stata l’edicolante la mattina dopo, ma, stando a quanto ricostruito da alcuni testimoni, i ladri avrebbero agito all’edicola poco dopo le 2; da alcune testimonianze pare che si siano diretti verso la stazione ferroviaria. La settimana prima, invece, furono «visitati» il bar Roma e il Barcode nella galleria sotto il palazzo del centro cittadino e l’Opera Dulcis di piazza Matteotti. A tal proposito, il comandante della polizia municipale imolese, Vasco Talenti, ha detto che dall’analisi delle immagini delle telecamere della videosorveglianza si vedevano «due persone che potrebbero far parte della stessa banda che ha messo in atto colpi simili in altre città lungo la via Emilia». Anche i carabinieri, che stanno visionando altri filmati, concordano con questa ipotesi e non disperano di riuscire ad individuarli.
Nel frattempo, le forze dell’ordine invitano i cittadini «a chiamare il 112 o il 113 qualora notassero o sentissero qualcosa di strano, anche se si tratta di un falso allarme». Per fare il punto sulla situazione martedì 6 febbraio presso il Commissariato si terrà una riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza del circondario, un sottocomitato dell’istituto prefettizio istituito in autunno nel quale siedono i rappresentati dei dieci comuni, i carabinieri, la finanza, la municipale e, a tirare le fila, il dirigente del Commissariato, Michele Pascarella: «Per quanto riguarda la polizia, stiamo potenziando i controlli del territorio. Una pattuglia c’è sempre – assicura Pascarella -, ventiquattro ore su ventiquattro, e in certi casi se ne aggiunge un’altra».
Per Adriana Cogode appena insediatasi come commissario straordinario a Imola, al posto del dimissionario sindaco Daniele Manca, non sarà una novità: nel suo ruolo di viceprefetto vicario di Bologna ha già partecipato a due riunioni del Comitato. Sui recenti accadimenti ha detto: «Il Comitato si riunirà con una certa frequenza per raccordare le attività, perché in tema di criminalità comune le forze di polizia devono rimodularsi e riorientare l’operatività in funzione di ciò che succede e della gravità. Comunque mi consta che questi episodi siano già stati valutati e ci siano in corso delle indagini e va detto che questo territorio ha già fatto un ottimo lavoro sulla videosorveglianza che sarà messa in rete per tutto il circondario».
l.a. gi.gi.
Nella foto: la spaccata al bar Roma