Per gestire il Comune serviranno il commissario e un subcommissario
Per gestire la città non basterà il commissario, il prefetto nominerà anche un subcommissario: Domenico Miceli. Ad annunciarlo è stata, davanti ai giornalisti, la stessa Adriana Cogode, commissario straordinario di Imola a seguito delle dimissioni del sindaco Daniele Manca. Miceli è ipotizzabile che seguirà soprattutto tematiche legate a contabilità e bilanci: «E’ dirigente dell’area finanziaria della prefettura, gli darò alcune deleghe» ha dichiarato Cogode, che dovrà occuparsi dell’ordinaria amministrazione fino all’elezione del nuovo sindaco (le amministrative sono previste a fine maggio). Al di là della complessità di un Comune di 70 mila abitanti, la necessità di un supporto deriva dal fatto che Cogode manterrà le sue attività come viceprefetto vicario a Bologna, compresa la presidenza della commissione di vigilanza pubblici spettacoli per tutta la provincia. «Non sarò a Imola tutti i giorni – ha chiarito aggiungendo che – il primo impatto con la struttura è stato positivo, è efficiente e di grande professionalità».
Cogode, che è Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, è entrata nella carriera prefettizia nel 1986. E’ un’esperta di prevenzione rischi e protezione civile, nonché di antimafia, ordine e sicurezza. Tra i vari incarichi, nel 2007 ha fatto parte della Commissione per la gestione del Comune di Castellammare del Golfo (Trapani) sciolto per infiltrazioni mafiose e nel 2015 della Commissione di indagine sul Comune di Brescello (Reggio Emilia), il cui Consiglio comunale è stato poi sciolto. Dopo il terremoto in Emilia Romagna del 2012 è stata coordinatrice dell’Ufficio ricostruzione e del Gruppo interforze e antimafia nell’ambito degli interventi di ricostruzione e degli appalti. «Sul tema della legalità spero di portare a compimento il protocollo su gare, appalti e servizi di fornitura avviato dal sindaco Manca – ha detto – e prevediamo un modello standard flessibile per la pianificazione dei grandi eventi alla luce delle nuove norme antiterrorismo, in particolare su chiusura dei varchi di accesso e vie di esodo». Forse, visti i problemi con l’impianto Tre Monti, potrà tornarle utile anche l’esperienza maturata durante l’emergenza rifiuti in Sicilia durante la quale ha coordinato il Comitato tecnico per l’autorizzazione delle discariche.
Per Imola il precedente commissariamento risale al 2008 quando Matteo Piantedosi, allora viceprefetto e attuale prefetto di Bologna, fu chiamato a reggere le sorti del Comune per una quarantina di giorni tra le dimissioni del sindaco Massimo Marchignoli (che diventò poi deputato) e la nomina del nuovo sindaco (Daniele Manca al primo mandato).
Altri particolari sul “sabato sera” dell”1 febbraio 2018.
l.a.
Nella foto: il commissario prefettizvio Adriana Cogode seduta alla scrivania nell’ufficio del sindaco di Imola