Quando l’unione fa la forza: tre motoclub di Imola si fondono nel nuovo Racing Imolese #96
C’erano una volta i motoclub La Stalla, Sesto Imolese e Nuove Frontiere. Dal 2 gennaio di quest’anno, però, si sono ufficialmente uniti per formare un nuovo e più numeroso motoclub, il Racing Imolese #96.
Il perché della scelta, nata dai tre motoclub fondatori e maturata dopo diversi incontri nei quali sono stati invitati anche i motoclub Imola, Santerno, e I Laidi (poi auto esclusi dalla fusione), è presto detto: «Volevamo unire le forze umane ed economiche per lavorare di più e meglio – spiega il presidente eletto Fabrizio Ghini, già presidente del motoclub La Stalla -. I motoclub fondatori hanno l’obiettivo comune di promuovere il motociclismo attraverso la realizzazione di eventi, ognuno nel suo ramo specifico. Ma negli ultimi tempi la crisi economica ha fatto diminuire la possibilità di sponsor e anche di volontariato, i numeri sono calati mentre le spese fiscali e per la gestione sono rimaste elevate. Unendoci, ora, paghiamo un solo commercialista e i pochi soci attivi di ogni motoclub fanno gruppo con gli altri. Contiamo di diventare almeno 200 soci e dunque avere anche un potere politico maggiore nei confronti dell’Amministrazione e degli sponsor. Vogliamo partecipare alle commissioni comunali sportive per farci sentire e fare proposte; in cantiere abbiamo già diverse iniziative da proporre e realizzare. Da tempo ad Imola manca un punto di riferimento motociclistico, e dire che siamo la terra dei motori…».
La sede del nuovo motoclub diventa quella che prima era de La Stalla all’interno dell’omonimo centro sociale. Nel nome, condiviso da tutti, il Racing Imolese #96 ricorda sia l’appartenenza locale, sia il pilota Emanuele Cassani, morto in pista cui già era titolato il motoclub Nuove Frontiere di cui faceva parte. Ogni motoclub, all’interno del nuovo, diventa una sezione dello stesso e mantiene la sede precedente come riferimento per i soci e il calendario di attività precedenti. Ad esempio La Stalla organizza come sempre alcune gare di trial, disciplina cui è votato, ma lo fa con il nuovo nome. Sesto Imolese è invece dedicato al motocross, mentre Nuove Frontiere si divide fra velocità, cross e supermotard. Complessivamente il nuovo motoclub conta numerosi piloti licenziati ed impegnati in differenti campionati e discipline motociclistiche. Fra i soci costitutori del motoclub Racing Imolese #96, nove in tutto, ci sono i tre presidenti precedenti Fabrizio Ghini (La Stalla), Ilario Visani (Nuove Frontiere) e Gianni Santandrea (Sesto Imolese) – nella foto.
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LA STORIA DEI TRE MOTOCLUB DELL’ATTUALE RACING IMOLESE #96
Motoclub La Stalla, più fango che asfalto. Il motoclub La Stalla nasce nel 1982 da un gruppo di motociclisti al seguito dell’allora giovane crossista Valter Bartolini, appassionati di off-road comunque affiancati da un gruppo di stradisti interessati al mototurismo. Alcuni soci si appassionano al trial e grazie a loro il motoclub organizza campionati nazionali di specialità fra Castel del Rio, Marradi e Firenze, ma anche la Ciao Cup, gara ludica non competitiva dedicata tanto ai piloti quanto a tutti i motociclisti che negli anni migliori ha visto al via fino a 60 Ciao Piaggio. Nel 1965 si unisce a La Stalla il motoclub Imola Racing di Roberto Avoni (ex Moto Action) che, nonostante il nome, contava molti fuoristradisti; entra così a far parte delle attività anche l’enduro. In parte merito anche del motoclub La Stalla è l’organizzazione delle prime giornate in pista all’autodromo imolese, «allora aperte a tutti i tipi di moto», racconta il presidente Fabrizio Ghini, ultimo prima della fusione nel nuovo motoclub Racing Imolese #96 di cui è attualmente a capo. Nel tempo le prove libere si specializzano, come naturale, per la disciplina e le moto da velocità. Fino al 2006 il motoclub gestisce anche la pista da motocross di Casalfiumanese, poi chiusa per problemi di rumore. Terminata l’esperienza con il cross, dal 2006 ad oggi il motoclub si è concentrato nel trial ed ha aperto le porte anche ad alcuni commissari di percorso legati alle attività dell’autodromo di Imola.
Motoclub Sesto Imolese, una lunga storia su due ruote. Con la matricola nazionale numero 0154 (su oltre 9.000 motoclub registrati a livello nazionale), il motoclub Sesto Imolese è di fatto uno tra i più vecchi d’Italia. Nato nel 1959 come motoclub Ducati Sesto Imolese per via della passione che legava i primi associati alla nota casa di moto bolognese, negli anni Sessanta diventa a tutti gli effetti il motoclub del paese e raccoglie tutti i tipi di motociclisti sotto la stessa passione per le due ruote, pur con una predilezione per il mototurismo e il motocross. Per anni si organizzano gimkane e gare di cross, attraendo pubblico e piloti dai territori circostanti. Poi il naturale ed inevitabile cambio generazionale mette in crisi il direttivo e una decina di anni fa il motoclub rischia di scomparire. Ne prende le redini Gianni Santandrea, ultimo presidente prima della recente fusione. «Volevamo mantenere viva la storia del motoclub e anche quella del cross locale – spiega -. Mio figlio ed altri sei giovani facevano e tuttora fanno gare e campionati e volevamo sostenerli. Così è cambiato il direttivo ma il motoclub ha potuto sopravvivere». Oltre a tesserare e sostenere i propri piloti, il motoclub ha organizzato per anni il proprio motoraduno all’interno della locale sagra della piadina fritta, accogliendo e facendo sfilare insieme moto da cross, due ruote storiche e perfino Vespe Piaggio.
Motoclub Nuove Frontiere, il confine è la moto. Nato nel 1993 per merito di un gruppo di appassionati delle due ruote con preferenze specifiche diverse fra loro, il motoclub Nuove Frontiere ha per scopo la promozione dei vari aspetti del motociclismo: turismo, velocità, cross e supermotard. Negli anni Novanta e Duemila ha avuto fino a 26 piloti tesserati e regolarmente iscritti alle rispettive categorie e discipline, poi la crisi economica ha drasticamente ridotto il numero di sponsor e dunque di piloti che potevano permettersi di correre. In anni recenti è cresciuto il numero di commissari di gara accolti dal motoclub e attivi specialmente nel motocross, disciplina nella quale si sono specializzati prima dell’avvento dell’apposita licenza Fmi. «Siamo stati fra i primi a promuovere la specializzazione dei commissari nella disciplina del cross – spiega Ilario Visani, ultimo presidente prima della fusione -. Oggi i nostri commissari da cross sono una cinquantina, richiesti a Faenza, Castel San Pietro ma anche da altri crossodromi in regione e fuori». Dopo la morte in pista del pilota Emanuele Cassani, 25enne scomparso sul circuito di Misano nel 2014 e tesserato con Nuove Frontiere fin dai tempi delle minimoto, il motoclub è stato dedicato al ricordo del giovane campione. Il suo stesso numero, 96, è ora anche parte del nome del nuovo motoclub nato quest’anno.
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GLI ALTRI MOTOCLUB DI IMOLA
Se prima della recente fusione dei tre motoclub La Stalla, Sesto Imolese e Nuove Frontiere nel nuovo Racing Imolese #96, i motoclub erano sei, ora ne restano quattro. Accanto al neonato restano i tre motoclub che non sono stati interessati ad accorparsi in un unica compagine motociclistica perché già in sufficienti forze per portare avanti i propri obiettivi associativi. Il motoclub Santerno Checco Costa, nato nel 1926, raggruppa prevalentemente motociclisti interessati al turismo sulle due ruote e conta oggi circa iscritti fra i 30 e gli 80 anni di età. A ogni stagione organizza decine di motogiri ed anche vere e proprie vacanze in moto. In passato ha più volte vinto il trofeo Fmi dedicato al mototurismo. Il motoclub I Laidi, invece, conta una settantina di iscritti attivi nella promozione del motociclismo non solo in senso sportivo ma anche aggregativo, come ad esempio organizzando feste, con annesso motoraduno, a base di buon cibo, birra, musica dal vivo e giochi. Ormai classico è l’appuntamento che si svolge in concomitanza con la tappa imolese del campionato Superbike, ad inizio estate. Fra gli scopi del motoclub c’è anche la beneficenza. Il motoclub Imola, infine, conta fra i propri iscritti numerosi commissari di percorso attivi presso l’autodromo Enzo e Dino Ferrari ed organizza ritrovi e piccoli eventi conviviali prevalentemente per i propri associati. «Dei tre auto esclusi è il motoclub che più era interessato alla fusione – commenta Fabrizio Ghini – ma alla fine non si sono presentati. Ogni motoclub ha una sua anima e, comprensibilmente, c’è chi ha voluto mantenerla inalterata».
Nel Circondario Imolese risultano registrati alla Federmoto anche i motoclub Casalfiumanese, Castel San Pietro Terme e Faithful di Castel Guelfo. Esistono poi diversi gruppi e asd legati alla passione moto.
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A TUTTO SPORT: IL GRUPPO SPORTIVO ‘MOTOCLUB’ POLIZIA MUNICIPALE DI IMOLA
Nonostante quanto potrebbe suggerire il nome, il Gruppo Sportivo Motoclub Polizia Municipale Imola è a tutti gli effetti un’associazione sportiva dilettantistica che promuove tutti gli sport e non solo quelli motoristici.
«Nato nei primi anni Ottanta con il fine di promuovere lo sport e l’attività partecipativa – spiega l’attuale presidente 53enne Gabriele Mazzolani – all’inizio il gruppo sportivo contava numerosi appassionati di moto e per questo ha preso il nome di motoclub ed organizzato eventi motoristici quali raduni e gimkane, di cui una a livello nazionale. Accanto all’attività moto, ultima in ordine di tempo la Ciao Cup del motoclub La Stalla cui il gruppo ha collaborato, si sono sempre praticati altri sport, come tiro a segno, biliardo, podismo e pesca, anche organizzando campionati nazionali delle Polizie municipali (negli anni Novanta quelli di tiro a segno) e locali con gli altri corpi delle forze dell’ordine. Col passare del tempo e il cambio generazionale – continua – alcuni sport si sono persi ed altri aggiunti, senza però mai dimenticare lo scopo di promozione dell’attività motoria, ludica e ricreativa».
L’attuale presidente Mazzolani, in carica dal 1997, ha deciso di puntare sul volley, sport da lui praticato con grande passione. E così, da ormai 15 anni, il Gs Motoclub Polizia Municipale organizza, con la collaborazione del Csi (cui si è associato al posto della Fmi), il torneo e festa della pallavolo Pontesanto Green Volley, da sempre in scena nell’omonima località imolese ad eccezione delle ultime manifestazioni che sono state trasferite al centro tecnico Zanelli Tassinari in Pedagna per lavori in corso sui campi di Pontesanto. Ogni anno decine di squadre si sfidano nelle differenti categorie previste dal regolamento sui 15 campi sull’erba allestiti in contemporanea per i due giorni di volley.
Per l’occasione, ormai diventata famosa nel settore e sostenuta economicamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola ed altri piccoli sponsor, giungono compagini anche da altre province della regione. Da 11 anni il Pontesanto Green Volley è dedicato alla memoria di Gian Carlo Falcini. Quest’anno, a giugno, la sedicesima edizione tornerà in scena sui campi natali.
Negli anni il gruppo sportivo, che ha sede all’interno dello stabile della Polizia Municipale, ha ampliato la possibilità di iscriversi anche ad altre forze dell’ordine, dipendenti comunali ed amici e sono stati praticati anche calcio e futsal, quest’ultimo in memoria del collega scomparso Giovanni Rocca. Oggi il Gs Motoclub Pm conta una cinquantina di soci.
Quanto al futuro, Mazzolani si dice disponibile a… «Dedicare maggiore spazio ad altre discipline sportive cui i nostri associati sono appassionati».
Ad esempio quest’anno, il 6 maggio, il gruppo sportivo organizza ed ospita il campionato italiano delle Polizie Municipali di mountain bike all’interno della tappa di Borgo Tossignano del circuito Mtb Gesso e Calanchi.
«L’Aspmi, associazione sportiva Polizie Municipali Italia, organizza ogni anno i campionati nazionali di ogni disciplina sportiva per agenti attivi e in pensione – spiega il presidente Mazzolani -. Ci siamo candidati ad ospitare il campionato di mountain bike per sostenere un nostro iscritto che più volte vi ha partecipato altrove e prevediamo di ospitare almeno una ventina di agenti-atleti. Fra i soci vantiamo anche un più volte campione nazionale delle Polizie Municipali di tennis, che partecipa anche ai nazionali di tennis tavolo. Vediamo quali sport si svilupperanno maggiormente per il futuro. Recentemente abbiamo anche organizzato corsi di karate, judo e krav maga (disciplina di combattimento israeliana) per affrontare il tema della protezione personale degli agenti in caso di interventi delicati».
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Vorrei partecipare a eventi motociclistico