Influenza, 2000 malati a settimana nel circondario di Imola
“In regione l’influenza quest’anno ha colpito intensamente ma non quanto nel resto dell’Italia: l’incidenza, cioè il numero di persone malate, nella nostra regione è sovrapponibile al 2017, mentre a livello nazionale è stata una delle epidemie più intense degli ultimi quindici anni”. Roberto Rangoni, responsabile Epidemiologia dell’Ausl di Imola, sintetizza così la situazione del più classico dei malanni di stagione che, soprattutto tra Natale e Capodanno, ha costretto a letto migliaia di persone.
“Nel territorio della nostra Ausl parliamo di circa 2000 persone a settimana – continua Rangoni -, facendo una stima sui dati regionali, che parlano di circa 200 mila persone malate dall’inizio dell’epidemia. In Emilia Romagna ci aspettiamo il picco questa settimana, poi si comincerà a scendere“.
L’influenza può provocare guai seri soprattutto alle persone anziane o con altri problemi di salute. «Per fortuna la gravità è minore rispetto all’anno scorso. I casi gravi ad oggi sono stati 31 contro i 68 complessivi dell’anno scorso e i decessi 5 contro 32 – continua Rangoni -; a Imola abbiamo avuto un solo caso grave, una persona già ricoverata in ospedale risultata positiva anche al tampone per l’influenza». Lo dimostrano anche i dati degli accessi al pronto soccorso «inferiori a quello dello scorso anno» con il 5% in meno a livello generale e del 4% per quanto riguarda il pronto soccorso pediatrico; inoltre, «ad oggi non ci sono state riduzioni delle attività di sala operatoria né sono stati rinviati interventi programmati» come avvenuto invece a seguito del picco dell’influenza un anno fa.
La campagna della Regione per promuovere le vaccinazioni sembra aver sortito qualche risultato ma Rangoni non è soddisfatto: «Abbiamo avuto 500 vaccinati in più, arriveremo forse al 55%. Ma è ancora poco: un anziano su due non si vaccina». A creare dubbi e disaffezione c’è anche il fatto che «l’influenza è imprevedibile» ammette Rangoni. Gli epidemiologi fanno un’ipotesi su quali ceppi arriveranno, ma non è detto che ci prendano. «Quest’anno circolano sia l’AH1N1 che il tipo B. Quest’ultimo, però, era contenuto solo nel vaccino quadrivalente quindi molti non sono coperti». E si tratta proprio degli over 65. «Agli anziani viene proposto un vaccino adiuvato, un antigene che consente una maggiore risposta di anticorpi per migliorare l’efficacia, però le ditte farmaceutiche per ora non propongono un quadrivalente adiuvato».
l.a.
Nella foto: vaccinazione contro l”influenza