Bolle di sapone della Dulcop, magia e passione senza tempo
La Dulcop International Spa di Idice, al confine tra Ozzano Emilia e San Lazzaro, è un’azienda che sin dalla sua fondazione nel 1938 è stata vocata ai prodotti per bambini (dolci e giochi) e che dalla fine degli anni Sessanta ha iniziato una formidabile ascesa che oggi li ha portati ad essere i primi produttori in Europa nella produzione delle bolle e dei famosi flaconi con la pallina all’interno del tappo.
Nello stabilimento di via Idice avviene tutta la produzione del tubetto «classico» da 60 millilitri, dallo stampaggio di flaconi, tappi e soffiatori in plastica fino alla realizzazione del liquido, all’assemblaggio e al confezionamento del prodotto finito. Un processo che la famiglia Melotti, proprietaria dell’azienda da sessant’anni, custodisce come un geloso segreto. A partire proprio dal liquido che consente di realizzare bolle perfette. «Si tratta di un bilanciamento tra acqua purificata microfiltrata, sapone e conservanti di origine naturale, derivati ad esempio dai residui della lavorazione di cocco, zucchero e altre materie vegetali – spiega senza svelare troppo Jacopo Orsi, responsabile marketing e licenze -. In ogni caso, nel nostro liquido non c’è il Kathon, un conservante altamente irritante spesso contenuto, oltre che in altre bolle di sapone, anche nei cosmetici, nei prodotti per la cura della pelle, per l’igiene personale e per la casa. Abbiamo investito molto in qualità, ottenendo le certificazioni di livello massimo del settore e preservando il made in Italy, che per noi è un valore aggiunto».
Per dare qualche numero, la Dulcop produce ogni giorno 400 mila tubetti e 40 mila litri di liquido per le bolle. Per produrre un tubetto occorrono appena 0,15 secondi. Ciò che sorprende è come il fatturato dell’azienda (15 milioni di euro nel 2016) resti alto e l’interesse per la bolla di sapone non muti nel tempo, da generazione a generazione. «E’ un gioco storico, facile e che regala emozioni con pochissimo – analizza Orsi -. Nonostante l’avvento dei videogame ha tenuto bene e, anche con la crisi economica, le vendite sono continuate, visto anche il prezzo contenuto». Ma i bambini non sono gli unici ad amare le bolle di sapone che, tra le altre cose, nel 2013 hanno solcato anche il red carpet della Mostra del cinema di Venezia per un evento a favore di Emergency al quale hanno partecipato, tra gli altri, Riccardo Scamarcio, la modella Eva Riccobono, il cantante Edoardo Bennato e il pasticcere Ernst Knam.
Se il tubetto è rimasto pressochè invariato nel tempo, l’azienda ha dovuto investire parecchie risorse per sfruttare l’uso delle licenze, dato che ad ogni personaggio dei cartoni è abbinato un prodotto diverso, per soddisfare le preferenze dei bambini. Nel catalogo 2018, ad esempio, ne compaiono ben 36, che includono personaggi Disney quali Topolino e Minnie e i protagonisti degli ultimi cartoni, ma anche i Paw Patrol (Nickelodeon), Hello Kitty (Sanrio), Spiderman (Marvel), Barbie (Mattel), Peppa Pig (eOne) e Minions (Universal), tanto per citarne alcuni.
Per il futuro, però, Dulcop sta pensando anche a una nuova frontiera. «Vogliamo avvicinarci ancora di più ai consumatori ed essere conosciuti anche con il nostro marchio – anticipa Orsi -. Per questo motivo, lanceremo anche la linea Neverending Bubbles che sarà legata ad un’applicazione di gioco interattiva chiamata Babbol per smartphone e tablet pensata per il nostro target di riferimento, ossia i bambini dai 3 agli 8 anni». L’idea, in pratica, è quella di «togliere la maschera» delle principesse delle favole o dei supereroi per mostrare direttamente l’azienda e farla conoscere anche a chi, magari, non sa di averla vicino a casa. «Ci sarà anche la possibilità di acquistarle on-line sul nostro sito» conclude Orsi.
gi.gi.
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