Carrera, il direttivo uscente lascia spazio ai giovani
Col finire del 2017, il direttivo dell’associazione Club Carrera del presidente Andrea Vallisi ha terminato il proprio mandato triennale cominciato nel 2015 e lascia la gestione dell’associazione che promuove ed organizza la storica corsa autopodistica castellana. L’intenzione del direttivo, formato, oltre che dal presidente Vallisi, dal vicepresidente Andrea Tozzi e da Simone Maglio, Sandro Tomba, Sabrina Forni, Marco Schiaffino e Claudio Camporesi, è quella di lasciare spazio a nuove facce e nuove forze. Il primo incontro del Club Carrera per votare nuovo direttivo e presidente si è svolto a metà dicembre, ma non si è presentato nessuno disposto a prendere le redini dell’associazione. Il prossimo incontro, dal quale dovranno necessariamente uscire un presidente ed una squadra in grado di lavorare sulla Carrera a partire dal prossimo appuntamento di maggio con la gara dei piccoli, sarà convocato entro il mese di gennaio. Nel frattempo, abbiamo chiesto al presidente uscente Vallisi un bilancio sui tre anni di mandato e sul futuro della competizione castellana.
Vallisi, lei e il suo direttivo non intendete ricandidarvi?
“Vogliamo farci da parte e lasciare spazio ad altri, magari fra i giovani. Bisogna considerare che tutti noi facciamo parte della Carrera per via di altri ruoli che ricopriamo con alcuni team, e dividersi non è facile né piacevole. Siamo tutti stanchi, abbiamo lavorato tanto in questi tre anni, sempre con passione”.
Quali sono stati i punti di forza di questo direttivo?
“Abbiamo curato ogni aspetto necessario per promuovere la Carrera, dalle questioni tecniche a quelle burocratiche, dal rapporto con e fra i team alla comunicazione. Inoltre, abbiamo scommesso sull’importanza del nuovo sistema di cronometraggio. Dopo la prima esperienza fallita due anni fa, che ci ha obbligato ad affidarci ancora e sempre al vecchio sistema del 1989 (aggiornato nel 2002 con le fotocellule, ndr), ora abbiamo un contratto di fornitura in essere con l’azienda Tag Heuer. Si tratta di un sistema con centraline ed antenne affidabile ed automatico, che non richiede l’impiego di una persona davanti ad ogni fotocellula. L’idea è quella di cronometrare la Carrera come la Formula Uno, con i tempi totali ma anche i parziali e i distacchi. Inoltre, richiede molto meno tempo per il montaggio. Abbiamo installato e provato il nuovo sistema tra novembre e dicembre e, indipendentemente dal fatto che non ci ricandideremo, l’intero direttivo ha firmato, su richiesta unanime dei team, l’impegno di seguire la questione del nuovo cronometraggio anche il prossimo anno, per dare continuità ad un progetto delicato cui teniamo molto. Ad esempio servono tre nuovi tabelloni…”.
L”intervista completa è su “sabato sera” dell”11 gennaio.
Nella foto: Andrea Vallisi a destra, seduto, con il team Ovette che allena